martedì, luglio 21, 2015

Come as you are




Sei di Bastoni, dal mazzo The Wild Unknown di Kim Krans

*una nuova vita prende il volo
*vittoria, rinascita
*gli ostacoli sono ormai finiti, non ha senso voltarsi indietro
*dove andrai con il tuo nuovo set di ali?

NON VOGLIO essere una donna con i tacchi ed il tailleur
NON VOGLIO essere una mammina-pappina-sogni d'oro
NON VOGLIO fare la spesa solo al supermercato e diventare un Caronte moderno, con il carrello come il traghetto, prima vuoto e poi pieno e poi vuoto all'infinito
NON VOGLIO vestire alla moda
NON VOGLIO vestire come il senso comune suggerisce
NON VOGLIO la borsa an pendant con le scarpe
NON VOGLIO andare dalla parrucchiera una volta alla settimana per la messa in piega, ed una volta al mese per il colore
NON VOGLIO essere gentile con tutti: i maleducati ed i cafoni andassero a fanculo
NON VOGLIO spingere carrelli di metallo con annesse macchinine di plastica porta bimbo nei centri commerciali
NON VOGLIO essere una mogliettina anni Cinquanta
NON VOGLIO fare figli e parlare solo di figli
NON VOGLIO sottostare
NON VOGLIO essere conforme
NON VOGLIO è meglio se vieni a vivere in città che è più comodo
NON VOGLIO pettinarmi i capelli come una donnina a modo
NON VOGLIO smettere di parlare con gli alberi perchè so che le fate ascoltano
NON VOGLIO la presuntuosa saccenza di chi è  superficiale
NON VOGLIO siccome sono una donna non capisco niente di politica
NON VOGLIO le vetrine del centro, tutte uguali in ogni città
NON VOGLIO rinunciare
NON VOGLIO essere prigioniera politica del confronto
NON VOGLIO rifugiarmi nei canoni imposti
NON VOGLIO essere uguale perchè è più comodo
NON VOGLIO fanculo non voglio

NON VOGLIO avere paura della mia natura





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mercoledì, luglio 08, 2015

Intervista con le Dee



Il mazzo delle Dee, The Goddess Tarot, è da anni con me. Ma, curiosamente, prima d'ora non lo avevo mai utilizzato. Me lo ha regalato un'amica, tempo fa, durante una cena tra donne e streghe.
Mi piacciono i disegni gentili di questo mazzo, misteriosi ed evocativi.

Ho visto su vari blog inglesi che l'Intervista al Mazzo va per la maggiore, prima di iniziare a lavorare profondamente con le carte in questione.
Io le ho già potenziate, e ho fatto diverse letture con loro: è arrivato il momento di conoscerle di più.

Ho seguito la lettura di Beth ed ho intervistato il mio mazzo.



1. Parlami di te. Quali sono le tue caratteristiche più importanti?

La prima carta è l'Asso di Denari. Come ogni Asso racchiude in sè la potenza del seme a cui appartiene. La caratteristica più importante di questo mazzo è quindi legata alla Natura, alla Terra. I Denari, o Pentacoli, sono espressione di tutto ciò che è manifesto, fisico, e per me legato alla natura. Alberi, animali, piante. Il mazzo è connesso al mondo vegetale: in molte carte compaiono piante, fiori, germogli, boccioli. E l'Asso di Denari, con il suo meraviglioso albero, mi dice anche che il mazzo può essere un nuovo inizio, un modo per leggere le carte in maniera più semplice forse, più collegata alla terra.
La forza del mazzo sta nella sua connessione con la natura, e nella sua semplicità.

Forse indica anche un elemento legato al benessere personale, alla salute raggiunta con metodi naturali. Il mazzo può aiutarmi anche per la mia pratica fitoterapica, perchè riporta sempre scenari in sintonia con questo mondo.

2. Qual è la tua forza, come mazzo?

La Principessa di Coppe (che nel mazzo comune è rappresentata con il Cavaliere di Coppe) mi dice che la forza principale del mazzo risiede nell'aspetto intuitivo e onirico. La Principessa di Coppe rende manifesta l'intuizione e il sogno del Principe di Coppe (nel mazzo classico, il Fante). Il mazzo è collegato al mondo intuitivo e rende visibili i sogni e le intuizioni.
La Principessa di Coppe è anche la Femminilità nella sua accezione più pura: ed il mazzo sicuramente è un mazzo molto femminile, dedicato alle Dee ed al cammino delle donne.
La forza del mazzo risiede nella sua sensibilità, nell'essere vibrante attraverso un potere argenteo, lunare.

3. Qual è il tuo limite, come mazzo?

Il Due di Spade: la carta della concentrazione massima prima dell'azione, prima della scelta. Il limite del mazzo può essere il suo aspetto troppo meditativo, troppo interno. Da una parte il mazz rende manifesti i sogni e le intuizioni, dall'altra ha bisogno del consultante per portare le informazioni al di fuori, non rimanere solo nella ricerca personale e interna ma collegarsi anche all'esterno. E' un mazzo molto meditativo: e nella sua interpretazione ci pone davanti ad un bivio: l'intuizione interna e la capacità di renderla esterna.
Il limite del mazzo è correlato alla capacità del consultante di estrapolare il messaggio, e di portarlo fuori, al mondo, a chi ascolta.

4. Cosa puoi insegnarmi?

Ecco il primo Arcano Maggiore della stesa: La Forza, nell'archetipo della Dea Oya.
La dea del vento, della tempesta, del tornado. La Dea del cambiamento necessario. E' la Dea della Forza, del bilanciamento tra diverse energie. Il mazzo può riconnettermi alla mia potenza femminile: so di essere forte. So che posso. Il mazzo può trasmettermi il potere delle Donne, il potere del Femminile, la riconnessione con la Dea Potente. Wow! Ecco perchè mi piace così tanto :)

5. Come posso capirti e collaborare al meglio con te?

Il Quattro di Bastoni, la carta della gioia. Posso capirti meglio se mi diverto nella lettura: se festeggio, se prendo le letture come un momento di celebrazione di quel potere di cui parlavamo sopra. Posso collaborare bene con questo mazzo, se mi approccio alla lettura con cuore sereno e gioioso, e con stabilità e concentrazione. Non fa una piega, direi.

6. Qual è il nostro potenziale futuro insieme?

Kuan Yin, la Dea della Compassione. Nel mazzo riveste la Carta dell'Appeso: mi fa pensare che io ed il mazzo collaboreremo senza imposizione, ma lasciando che accada. Io potrò dare al mazzo nuove interpretazioni, nuovi punti di vista: e lui potrà darli a me.
L'Appeso sta a testa in giù, ma per lui è normale; siamo noi ad essere strani. Il mazzo può arricchire la mia visione laterale ed intuitiva.



Intanto...
l'orto quest'anno è splendido: zucchine enormi, pomodori in attesa di maturazione, rucolina che cresce felice. Per non parlare delle zucche: stanno crescendo a più non posso!
Sarà stata la mia aiuola rotonda ad apportare tutti questi benefici?







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lunedì, luglio 06, 2015

Il tuo cuore è rotto ma non spezzato






Per raccontarvi del Tre di Spade ho scelto il mazzo Tarot of The Magical Forest, illustrato da Leo Tang. Quando esce il Tre di Spade, in una lettura, sicuramente ci sono, o ci sono state, pene d'amore. La carta ce lo dice in maniera chiara: un cuore, trafitto da tre lance. Fuori, la tempesta, il cielo viola, la pioggia incessante. Sembra che il dolore interno e la Natura si fondano: vi è mai capitato di essere molto tristi, e di sperare che si metta a piovere da un momento all'altro, per essere libere di piangere con il cielo?

Ognuno di noi ha  le sue ferite, i suoi dolori emotivi. Piccole o grandi che siano, le ferite del cuore lasciano sempre dei segni. Eppure, a ben vedere, il cuore del Tre di Spade non sanguina.
E' un cuore lacerato, ferito, ma forte. Non c'è nemmeno una goccia di sangue: sembra quasi che dica: io posso sopportare tutto questo, so che passerà. Il mio cuore forse è rotto, ma non spezzato.

Abbiamo sempre la forza di rialzarci dopo le ferite inferte. Ci vorrà del tempo, ma saremo in grado di andare avanti. Il  nostro cuore non tornerà come prima, conserverà in sè la memoria del dolore, ma avrà saputo trasformarla, renderla un'altra cosa.
Il cuore del Tre di Spade è un cuore saggio, più grande di prima. E' il cuore che cresce grazie alla vita, che impara a lasciare andare. Che si permette di soffrire ma fino ad un certo punto, mantenendo sempre salda la sua forza, la sua centratura.

Per me il Tre di Spade non è la carta del disastro emotivo, ma della forza che abbiamo per riuscire a superare quel disastro.

Come l'Achillea, pianta sapiente e profumata, che viene utilizzata per curare le ferite, anche quelle del cuore.

L'Achillea, che riempie adesso i campi insieme al suo compagno Iperico. E' una pianta tenace, forte. Per raccoglierla devi utilizzare le forbici, perchè il suo fusto è ancorato alla terra, rigido, dritto. Eppure, a vederla sembra morbida, fragile, delicata. Le sue foglioline, divise in mille diramazioni, che valgono il suo nome scientifico millefolium, sono delicatissime. Ma molto, molto aromatiche. 
E' una pianta che non noti subito, eppure si fa sentire con il suo profumo caratteristico. Forza e fragilità: queste sono per me le sue maggiori caratteristiche

Viene utilizzata come cicatrizzante, per uso esterno. E sono sicura che Achillea cura anche le ferite del cuore, dell'anima. Ci ricorda che vale la pena essere vivi, e che possiamo essere forti anche senza perdere la nostra gentilezza.

Potete aggiungere qualche fogliolina di Achillea alle vostre insalate, oppure al vostro tè. 

Attenzione al riconoscimento della pianta: se non siete sicuri che sia Achillea, non raccoglietela ma chiedete sempre il parere di un esperto.






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