Per raccontarvi del Tre di Spade ho scelto il mazzo Tarot of The Magical Forest, illustrato da Leo Tang. Quando esce il Tre di Spade, in una lettura, sicuramente ci sono, o ci sono state, pene d'amore. La carta ce lo dice in maniera chiara: un cuore, trafitto da tre lance. Fuori, la tempesta, il cielo viola, la pioggia incessante. Sembra che il dolore interno e la Natura si fondano: vi è mai capitato di essere molto tristi, e di sperare che si metta a piovere da un momento all'altro, per essere libere di piangere con il cielo?
Ognuno di noi ha le sue ferite, i suoi dolori emotivi. Piccole o grandi che siano, le ferite del cuore lasciano sempre dei segni. Eppure, a ben vedere, il cuore del Tre di Spade non sanguina.
E' un cuore lacerato, ferito, ma forte. Non c'è nemmeno una goccia di sangue: sembra quasi che dica: io posso sopportare tutto questo, so che passerà. Il mio cuore forse è rotto, ma non spezzato.
Abbiamo sempre la forza di rialzarci dopo le ferite inferte. Ci vorrà del tempo, ma saremo in grado di andare avanti. Il nostro cuore non tornerà come prima, conserverà in sè la memoria del dolore, ma avrà saputo trasformarla, renderla un'altra cosa.
Il cuore del Tre di Spade è un cuore saggio, più grande di prima. E' il cuore che cresce grazie alla vita, che impara a lasciare andare. Che si permette di soffrire ma fino ad un certo punto, mantenendo sempre salda la sua forza, la sua centratura.
Per me il Tre di Spade non è la carta del disastro emotivo, ma della forza che abbiamo per riuscire a superare quel disastro.
Come l'Achillea, pianta sapiente e profumata, che viene utilizzata per curare le ferite, anche quelle del cuore.
L'Achillea, che riempie adesso i campi insieme al suo compagno Iperico. E' una pianta tenace, forte. Per raccoglierla devi utilizzare le forbici, perchè il suo fusto è ancorato alla terra, rigido, dritto. Eppure, a vederla sembra morbida, fragile, delicata. Le sue foglioline, divise in mille diramazioni, che valgono il suo nome scientifico millefolium, sono delicatissime. Ma molto, molto aromatiche.
E' una pianta che non noti subito, eppure si fa sentire con il suo profumo caratteristico. Forza e fragilità: queste sono per me le sue maggiori caratteristiche
Viene utilizzata come cicatrizzante, per uso esterno. E sono sicura che Achillea cura anche le ferite del cuore, dell'anima. Ci ricorda che vale la pena essere vivi, e che possiamo essere forti anche senza perdere la nostra gentilezza.
Potete aggiungere qualche fogliolina di Achillea alle vostre insalate, oppure al vostro tè.
Attenzione al riconoscimento della pianta: se non siete sicuri che sia Achillea, non raccoglietela ma chiedete sempre il parere di un esperto.
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Sei davvero una maga con le parole, trovi sempre quelle giuste e fai appassionare.
RispondiEliminaLa mia prima stesa mi è piaciuta moltissimo, sempre felicissima se ti vuoi esercitare <3