giovedì, marzo 22, 2012

Sembra facile


 Margheritine a Casa Edera

Dovrebbe essere facile, vivere in maniera naturale. Ritrovare la nostra natura di essere umano, singolare e plurale, maschile e femminile, in connessione con albero, cane, mucca, roccia, mare, vento che la sera ti scompiglia leggermente i capelli, aria fresca la mattina presto.

Siamo fatti per mangiare bene, respirare bene, fare attività fisica.Ho da poco ricominciato a fare attività fisica ogni giorno: il mio corpo chiede di più, sta bene quando cammino a passo svelto nel bosco, portando fuori i cani, respirando aria pulita. Sento i muscoli tendersi, piegarsi e poi tendersi di nuovo.Il cuore battere più forte. Lo sguardo più nitido. Solo con una passeggiata ogni mattina!

Eppure, ho dovuto forzarmi, i primi tempi. Ad alzarmi presto (anche se l'uomo è fatto per svegliarsi con il sole, basti pensare ai ritmi circadiani), ad andare a letto prestissimo (quasi sentendomi in colpa per non partecipare più alla high life cittadina), a smettere di fumare. Ebbene si,ho smesso di fumare, ma non voglio farne troppa pubblicità: anche qui, una cosa così semplice, come respirare aria pulita in ogni nostro respiro, è una cosa rara. Anzi, sembra assai più naturale fumare, e quando dici che non fumi le persone fanno tanto d'occhi.

La vita semplice, naturale, frugale, adatta ad ogni uomo e ad ogni donna, è come l'opera d'arte di Michelangelo, che era già nella pietra prima ancora che il maestro la scolpisse: lui si limitava a togliere il superfluo.

Quando togli il superfluo ti rendi conto di come sia ricco vivere a contatto con la Natura, intesa sia come ambiente che come tuo stesso Essere.

Dobbiamo fare una grande fatica, però, per togliere tutti gli orpelli che la nostra società ci offre: cibi zuccherati all'inversomile o ripieni di aria, lavori sedentari, creati ormai solo per chi sa premere dei pulsanti al pc, sigarette da cui aspirare fumi tossici, alcoolici velenosi, ore piccole, aperi-cena, altre sostanze, essere toghi, essere quelli che escono e poi fanno tardi, darsi un tono, e sopratutto non comportarsi da vecchi.

Anche perchè se si continua così vecchi non lo si diventa proprio.

Pensavo questo nella mia sera semplice e frugale, sotto alla Quercia nostra vicina di casa. Il tramonto è uno spettacolo bellissimo,  teli di seta stesi ad asciugare sulle nuvole, arancione fuso con il violetto e l'indaco. Io raccolgo piccoli stecchi di legno per accendere la stufa, ringraziando madre Terra per la sua abbondanza. In effetti, se ti devi raccogliere ciò che poi userai, come le verdure dall'orto, o il legno dal bosco, tendi a sprecarne di meno. A percepirne la sacralità.

In fondo non ci è richiesto di fare niente: solo tornare a vivere come quando eravamo bambini, incantati e in-cantanti.

Innocent forever/sleeping children in their blue soft rooms still dream. (R. Smith)


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mercoledì, marzo 21, 2012

Primavera, finalmente



Eccola la Primavera. Ecco Oestara che arriva, e con lei il profumo di montagna d'estate, i crochi color lilla, le margheritine e i fiorellini blu elettrici, che da piccola chiamavo gli occhi di Maria. E con lei tanti progetti, voglia di fare e fatti quotidiani. Stiamo andando a camminare ogni mattina, io ed il Re delle Fate, è bellissimo camminare dentro al bosco che ogni mattina si sveglia un pochino di più.
Fare scelkte sempre più sostenibili, come andare a letto presto. Praticamente non bere più alcolici. Perdersi nel fare, nel produrre, nel progettare. Tutto questo è risveglio, rinascita. Quest'anno, davvero vivo una rinascita.

Aspetto che spuntino le zucchine, ma nell'orto c'è già la rucoletta, che è spuntata credo stamattina.


Questo è l'orto, vangato e zappettato in lingo e in largo a mano, e poi concimato, qualche settimana fa, pronto ad accogliere semi e piantine. 

Quella piantina gialla è calendula, sono andatata a raccoglierne un pò per i miei saponi e ho preso anche due piantine per l'orto, che hanno attecchito subito.

Una segnalazione: ieri ho comprato un librettino davvero carino, Sarto Subito!



Davvero ben fatto, con dentro semplici modelli che già mi hanno messo voglia di provare. Oggi proverò a cucire la mia prima gonna a balze, speriamo bene :)


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mercoledì, marzo 14, 2012

Crochi e Calendule


Questo fine settimana è stato intenso, ho avuto Corsi di Autoproduzione di cosmetici e sapone qua è là, ed è così bello poter tramandare, insegnare quello che so a chi, a sua volta, ne farà tesoro...e magari contribuirà a decrescere!

Tornando dall'Ecovillaggio dove ho tenuto il corso, un posto davvero bello dove vivono alcuni amici,  io ed il mio Re delle Fate siamo passati da un campo di Olivi pieno zeppo di Calendule. Mi sono fermata a raccoglierne un pò,per farne un Oleolito.

Oleolito di Calendula

Raccogliete le calendule, meglio se la mattina.
Portatele a casa, scegliete solo i fiori e metteteli in un barattolo di vetro.
Dividete mentalmente il barattolo in cinque parti: nella prima metterete le calendue, nelle seguenti tre parti metterete olio di Girasole, l'ultima parte la lascerete vuota, per poter agitare il barattolo ogni tanto.
Chiudetelo con una garza fermata da un elastico: se usiamo fiori freschi non dobbiamo tappare il barattolo con il coperchio, altrimenti l'acqua contenuta nei fiori non evaporerà e l'olio tenderà ad irrancidire.

Esponete il barattolo al sole per due -tre settimane.
 Ricordatevi di agitare il barattolo una volta al giorno.

Passato questo tempo, filtrate l'olio schiacchiando bene i fiori, e conservate in una bottiglietta di vetro scuro.

L'oleolito di Calendula va bene per massaggi, escoriazioni, arrossamenti, dermatiti e tutte le irritazione della pelle.Ottimo nei saponi delicati, per pelli sensibili.



Ho raccolto anche i Crochi, i sentieri qua da noi ne sono pieni...li ho messi in una piccola pressa, voglio farne decorazioni per le mie candele.



Qui potete vedere il mio semenzaio di riciclo: ho usato i rotoli della cartigienica per fare i piccoli vasini (la cosa bella è che poi si possono piantare direttamente nell'orto, senza togliere le piantine dal vaso...la carta si decompone e le piantine subiscono meno stress), delle cassette di legno per accogliere i vasi, e sopra una finestra di recupero (quelle che ho usato per le piccole serre dell'orto invernale) a fare il coperchio. E come segna seme ho usato dei coltelli di plastica ;)


E' davvero perfetto!!


Ieri sera, al tramonto, ero nell'orto a raccogliere la Salvia. Il merlo cantava, la luce era tersa, rarefatta, rosa e azzurra insieme. Sono momenti magici, incantati, sospesi tra tempo e Terra.




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venerdì, marzo 09, 2012

Della Semplicità

"...A volte, troppo spesso, si vive nella paura di non essere abbastanza interessanti, di non essere all'altezza dei modelli proposti, col risultato che ci si complica la vita più del necessario, cercando di procurarci cose di cui magari non abbiamo nessun desiderio o bisogno reale. Mentre com'è bello accorgersi di stare bene e di sentirsi felici semplicemente lavorando nell'orto, dedicandosi a cose che non fanno notizia, ma che sono tanto appaganti e divertenti!" (Pia Pera)

Leggevo queste parole l'altro giorno, immediatamente così vicine al mio modo di vivere, adesso. A volte la semplicità è quasi sconvolgente: ti ritrovi a vivere in maniera più semplice, ad andare a letto presto per svegliarsi la mattina presto,  oppure ti incanti a guardare i crochi in fiore, o i bocci sugli alberi. Leggere due pagine di un libro sotto il solicino dopo pranzo, progettare una sciarpa per la primavera all'uncinetto, leggera e morbida. O, anche più semplicemente, pulire la casa, avere cura delle piantine nell'orto. Cucinare per chi ami. Fare l'amore.

Se ripenso a qualche anno fa, quando ancora vivevo a Bologna e la sera sembrava obbligo fare l'aperitivo: ma quanto è stupida la moda dell'aperitivo? L'aperitivo ti induce a bere alcolici, a fumare di più, a mangiare schifezze: e per fortuna da quando sono vegan se mi capita un aperitivo non mangio quasi niente. L'aperitivo è come una falsa finestra di libertà. Sembra che ti stai rilassando, allentando le tensioni, svagando. Invece non è così: privi il tuo organismo di una cena sana, e magari lo intossichi di alcol e nicotina. Eppure, è così figo fare l'aperitivo!

Non mi interessa più. Anzi, un pò come quando vedo le persone che mangiano carne...trovo che siano usanze totalmente sconnesse da quello che sono adesso, mi sembrano grottesche, paradossali.

Non dico che ogni tanto non vada bene un aperitivo, eh! Non prendetemi per un'estremista, anche a me capita talvolta, e lo faccio volentieri perchè magari significa due chiacchiere con un'amica, oppure semplicemente per comodità, se scendo in città e la sera rimango lì.

Ma preferisco di gran lunga andare a letto presto con il mio Amore, e svegliarmi la mattina insieme al Sole.




Ecco una buona idea per chi avesse, come me, una di quelle vecchie damigiane in vetro. Io ce l'avevo in giardino da almeno due anni: non sapevo cosa farmene, eppure non volevo buttarla.
Stamattina, l'illuminazione! Ho riempito la damigiana con le lucine di natale che avevo messo fuori, a forma di stella. Ed ecco il nostro bellissimo Barattolo di Stelle!

A volte, basta così poco ;)



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mercoledì, marzo 07, 2012

Camminare

Devo davvero ringraziare mia cugina, che durante delle chiacchiere mi ha giustamente messa di fronte al fatto che, nonostante io viva in un posto meraviglioso, immersa nel bosco,  non vada mai a camminare.

Durante la giornata ci sono mille cose da fare, e va a finire che il tempo per le passeggiate scivola via: allora le rimando, dico "andrò domani", e così via.
Complice il mio Re delle Fate, che ama camminare, stamattina ci siamo svegliati presto e ci siamo ritagliati mezz'ora per camminare nel bosco.

Il bosco la mattina è bellissimo: ho visto i piccoli crochi viola che ancora dormivano, chiusi nel loro boccio, e dentro il bosco un tappeto morbidissimo di aghi di pino e abete ha accolto i nostri passi.

Abbiamo avuto anche un pochino di tempo per raccogliere i legnetti per le fascine. Il sole che filtra tra gli alberi, quel chiaroscuro impossibile da catturare con la macchina fotografica, ma che ti fa sentire dentro ad un quadro. L'aria frizzante del mattino. E poi, la bellezza dello svegliarsi presto, e del poter fare tutte le cose con calma!

Anche i Pelosetti sono stati felicissimi, la passeggiata mattutina fa bene anche a loro!

Credo che anche per chi vive in città, come appunto la mia cuginetta, camminare almeno una mezz'ora al giorno sia fondamentale. Non è difficile, davvero, basta organizzarsi e trovare il tempo. Magari andando a dormire un pochino prima, riacquistando così la pienezza dei ritmi naturali. La luce artificiale ci ha ormai abituati a restare svegli di notte, ma...immaginatevi se non ci fosse energia elettrica! Alle dieci saremmo tutti già nel mondo dei sogni.

Camminare al mattino nel bosco è la migliore celebrazione della primavera che arriva!


La foto è della scorsa primavera, domattina porto con me anche la macchina fotografica!