lunedì, maggio 30, 2016

Calendula: una visione magica



La Calendula è una pianta che  mette allegria soltanto nel vederla: quando si affaccia dai cigli delle strade, oppure se spunta benvoluta nell'orto; sembra possedere una sua luce interna, magica, che mi attrae come una falena viene attratta dalla fiamma.

Domenica mattina una mia vicina di casa, amante come me delle piante e delle erbe, mi ha regalato un mazzo della sua Calendula: un dono tra donne, a sancire anche un affetto che viene dall'amore per il mondo vegetale. Per me quel mazzo di Calendule profumate di resina è stato come un mazzolino d'oro, di fiammelle gentili.


Molte volte ho raccolto e trasformato la Calendula; ma voglio condividere con te, in attesa del mio corso che inizierà l'8 di Giugno (la mail di preiscrizione arriva il 1 Giugno, ti sei iscritta alla mia newsletter?) anche il lavoro intuitivo che svolgo con le piante.

La prima cosa che faccio è connettermi con loro a livello fisico, utilizzando i cinque sensi: le guardo bene, accarezzo i petali, annuso il profumo-e annoto tutto quello che mi viene in mente compiendo questa esplorazione.

Poi, cerco di associare la pianta ad un elemento: osservo bene il colore, la forma dei petali e delle foglie, e penso a cosa serve la pianta stessa.
La Calendula è una pianta collegata al Sole, al Fuoco-e, in effetti, serve a calmare le irritazioni a spegnere le infiammazioni, agisce dove si ha un eccesso di Calore.
In parte è anche legata alla Luna, e ritrovo la sua segnatura lunare nei semi, che sono piccole falci di Luna, e nella sua azione sull'apparato genitale femminile, dove Calendula agisce lenendo il dolore mestruale, regolarizzando il ciclo, aiutando anche nella menopausa.

E' dunque un fuoco domestico, il fuoco del focolare, il fuoco interiore.


Una cosa che amo fare, quando ho tempo e modo, è una stesa di Tarocchi per conoscere meglio il messaggio della pianta. Di solito scelgo una pianta, fuori, e le chiedo di comunicarmi il suo messaggio: poi alzo una carta e la interpreto, seguendo la mia intuizione.

Per la Calendula, invece, ho utilizzato una stesa davvero ispirante che ha inventato Alexis: si chiama Wild Tongue Spread e ti mette in contatto con il messaggio sottile della pianta in questione.



Vediamola insieme, per conoscere meglio la nostra Calendula!

La prima carta è l'Otto di Coppe, che ci dice qualcosa sul profilo energetico della pianta. Calendula è dunque una pianta che ti aiuta quando qualcosa si rompe. Ti sostiene quando capisci che non puoi più proseguire per una strada sicura e conosciuta, ma che devi abbandonarla per qualcosa che non conosci ancora. Cura la malinconia che si accompagna a questa scelta, necessaria ma difficile. La sua luce ti accompagna lungo il percorso, verso qualcosa di sconosciuto, come una fiammella gentile che illumina i tuoi passi.

La seconda carta ci dice qualcosa sull'energia curativa della pianta: l'Asso di Pentacoli. Calendula ha una luce interna, che ti aiuta a far funzionare bene il tuo primo chackra, collegato all'energia vitale, terrena. In effetti Calendula aiuta, come dicevo prima, a riequilibrare l'apparato genitale femminile; i cicli della donna, quindi, e la sua connessione con la terra, con le radici. La Regina di Pentacoli è la Madre Terra, e l'Asso è il suo seme. E' il piccolo fuoco che ti connette alla Terra, feconda e fertile.

La terza carta ci dice che cosa rafforza la pianta, rivelato qui dalla Regina di Spade. Secondo me la relazione sta nella capacità che ha Calendula di riportare calma e logica nel pensiero, specialmente femminile: durante la sindrome premestruale Calendula combatte gli sbalzi di umore, e ti permette di vedere le cose con maggior lucidità, come fa la Regina di Spade. Inoltre, ti insegna ad essere libera, pienamente femminile, indipendente, anche attraverso la cura delle tue ferite. Calendula le sana, e ti permette di imparare da queste.


La quarta carta ci dice la tipologia di persona per la quale Calendula è più efficace: il Cinque di Bastoni. E' chiaro dunque che Calendula è indicata a chi ha un temperamento focoso, pronto al litigio o alla provocazione. A chi si arrabbia facilmente, a chi tende a disperdere il calore interno perchè troppo aggressivo o impaziente. La assocerei anche al fiore di Bach Impatiens, che individua l'emozione di chi non sa aspettare i giusti tempi, e quindi preferisce fare da solo, perchè crede di fare meglio. Calendula insegna, come il Cinque di Bastoni, che l'unione fa la forza, e che la dispersione raramente produce un risultato positivo.

Infine,  l'ultima carta è il messaggio che la pianta ha per me: il Dieci di Bastoni. Posso usare Calendula quando mi sento sovraccarica, oppressa, quando ho troppa carne al fuoco e non so come gestire le mie priorità. Calendula mi permette di staccare (anche solo perchè amo raccoglierla!) e di centrare il mio calore internamente, per gestire al meglio le cose che devo fare.


Dopo aver contattato la pianta su di un piano sottile, mi metto a trasformarla: nel caso della Calendula ho preparato l'Oleolito in olio di Girasole.

Ci sono molte teorie e diversi modalità di preparazione dell' oleolito, ma io in linea di massima preferisco sempre farlo da pianta fresca e con il metodo dell'estrazione solare.



Utilizzerò poi l'Oleolito per preparare creme, balsami e olii massaggio-per mantenere vivo il calore della Primavera anche durane le stagioni più fredde.

E tu? Come entri in contatto con le piante che ami? Scrivilo nei commenti!

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lunedì, maggio 16, 2016

Rifare da capo




Sono stata invitata all'iniziativa (bella) dell'Ecomuseo della Montagna Pistoiese: porta i tuoi saponi e tutti i tuoi prodotti realizzati con le piante dei nostri monti! Io ho detto di si, specificando che il sapone ormai lo faccio solo nei miei laboratori, per insegnare agli altri come si fa.

Eppure, ne avrei dovuto produrre un bel pò per la mostra. Ho rimandato molto il momento di iniziare: quando riprendi il filo, tutto quello che facevi in automatico non lo ricordi più. Allora, vediamo: comprare l'olio-riprendere i pentoloni-raccogliere fiori-scegliere le essenze; in questi ultimi giorni la serie di azioni che portano al sapone fatto e finito mi sembravano davvero difficili, lunghe e faticose.


Ho fatto una cosa al giorno: lunedì ho comprato l'olio, martedì ho raccolto i fiori di Trifoglio che volevo inserire nella ricetta, mercoledì ho ripreso gli stampi, e così via, fino a stamattina.

Ho messo tutto sul tavolo da lavoro, e sono andata a ripescare la bilancia, il pesatore per la Soda, il cucchiaio di legno che uso solo per la pasta di sapone (anche se non si dovrebbe, lo so: ma ci sono affezionata e tiene bene il tempo). Ho avuto un attimo di panico, perchè non mi ricordavo più le dosi a memoria! Come era possibile? Io, che facevo sapone ogni giorno, non ricordavo più quanta acqua, quanta soda, come fare. Ho ripreso il mio quaderno delle ricette, e piano piano sono partita dall'inizio.
Ho riletto vecchie ricette, sorriso per progetti che poi non sono nati e riscoperto mix davvero azzeccati. Ho pesato gli ingredienti. Ho preparato tutto. 
E finalmente ho iniziato.

Lì mi sono accorta che non avevo mai smesso, in realtà: le mani sono andate per conto loro, i movimenti puliti, senza fare disastri o distrazioni ho rifatto il mio primo mezzo chilo di sapone: Rosa, Lavanda, Geranio, bocci di Rosa. Ma era così semplice? Oppure, le cose che ci appassionano non si dimenticano mai davvero?


La mattina è passata facendo sapone, come ai vecchi tempi. Ne ho fatto di tre tipi, adesso aspetto che si asciughi per tirarlo fuori dagli stampi e ricominciare, domattina. 

Mi sono trovata a pensare quanto le nostre radici siano importanti. Radici che possono affondare non solo nella tradizione, o nel nostro passato remoto, ma anche nei nostri talenti, nelle nostre capacità.
Lei è proprio portata a fare questo: te lo sei mai sentito dire?
E quanto hai seguito la tua indole, il tuo saper fare quella cosa, o invece come l'hai abbandonata, e perchè?
E, infine: hai il coraggio di riprenderla in mano, di dipanare il filo di terra, radici e linfa vitale che ti collega alla tua capacità?


Tutto questo mi ha suggerito una nuova idea da inserire sul mio sito:mescolerò nel mio pentolone Fiaba, Tarocchi, Sapone. Ci stiamo già lavorando (mi aiuta una fatina speciale, per adesso top secret) e sono sicura che ti piacerà molto.

Se vuoi, raccontami nei commenti di quando anche tu hai ricominciato da capo: sarai di ispirazione per tutte noi!