martedì, novembre 19, 2013

Accogliere il Rosso



A volte facciamo cose istintive, del cui significato ci rendiamo conto solo in seguito. Nei giorni passati, in pieno momento pre-mestruale, avevo grande bisogno di rosso. Smalto rosso sulle unghie, la collana lunghissima fatta di semi brasiliani, che mi ha donato la mia Polly. E sabato, una bella passeggiata con il mio Amore, nei nostri boschi così rosso fuoco, grazie alle foglie cadute, che creano un magico, infinito, tappeto rosso.



Nel bosco mi sento libera, a contatto con la Terra. I pensieri si fanno rarefatti come l'aria frizzante che vibra intorno a noi, nella luce del tramonto.
Le radici disegnano forme strane, e alfabeti magici. Mi sembra di intravedere le fate, come quando ero bambina, nascoste tra le foglie, vestite di muschio.




Qualche giorno dopo, puntuali e sicuramente non attese, arrivano loro, le mestruazioni. Mi sono ripromessa di scrivere qui sul blog le strategie di sopravvivenza alla gravidanza che non arriva, e quindi non vi dirò di come, ogni volta, questa sia una piccola morte dentro di me, di come mi venga da piangere, ogni volta, e di come mi chieda sempre perchè io no, perchè ancora non è il momento, quando accadrà.

No. Non voglio più stare male, passare il mio tempo tra calcoli di ovulazioni, ritardo, test, strisce ovulatorie e temperatura basale.
Questo mese, come vi avevo detto, ho messo da parte tutto questo, e devo dire che sono stata molto meglio. Aiuta, non monitorare sempre tutto. Lasciare andare il controllo, lasciare che le cose accadano, senza spingere, senza forzare. Almeno per me.


Ma non vi nego che questi giorni, i Giorni Rossi, non siano proprio semplici. E allora ho ripreso in mano uno dei libri cardine della mia vita, Luna Rossa, di Miranda Gray. Lo comprai a Bologna, anni e anni fa, ed è stato stimolo per incontri tra donne, serate di meditazioni, diari, per conoscere meglio me stessa.
Forse, in questo momento che le mestruazioni ed il sangue sono qualcosa che mi dà dolore, che non accetto, che vorrei cambiare...ecco, forse è adesso il momento in cui devo accoglierle. Accogliere la mia Strega, davvero, la mia parte oscura, distruttrice, interna.

Il mio ciclo avviene con la Luna Piena: ho esattamente quello che Miranda Gray chiama il Ciclo della Luna Rossa.

(in questo ciclo) l'ovulazione avviene nell'oscurità della luna nuova e le energie interiori vengono rilasciate mentre la luce lunare aumenta. Il Ciclo della Luna Rossa mostra un orientamento contrario all'espressione delle energie nella procreazione e nel mondo materiale, in favore dello sviluppo interiore e delle sue espressioni. Questo ciclo era considerato, dagli uomini, più potente e meno controllabile, e quindi divenne il ciclo della "donna malvagia", la seduttrice, la donna sapiente o brutta strega la cui sessualità era utilizzata per cose che non riguardavano la creazione di nuove generazioni.


Ma allora...è proprio il mio ciclo che in questo momento della mia vita mi spinge verso un altro tipo di creazione!
Ho ritrovato, in fondo al libro in questione, un capitolo tutto dedicato alla creatività.
Per lenire il dolore devo connettermi con me stessa, e creare. Conoscere le fasi del mio ciclo femminile, imparare a gestire le energie in base alla fase che sto attraversando.

Vorrei dire a tutte le donne che, come me, vivono l'arrivo delle Malefiche con disperazione, rabbia e impotenza...che forse dovremmo partire da lì, dall'accettazione della nostra parte più oscura e distruttiva, per iniziare a creare.
Che la creazione non deve essere, obbligatoriamente, pro-creazione. Che forse è un cammino, un percorso, che può iniziare da un disegno, una danza libera, una serie di foto, una canzone inventata e cantata a perdifiato di fronte ad un bosco incantato.

Non voglio vivere i miei giorni Rossi come se fossi in punizione, nell'assenza di quella pancia piena di Vita che tanto desidero. Voglio vivere i miei giorni Rossi collegandomi a quello che possono insegnarmi.

Solitudine, coccole, semplicità, riflessione. Voglio cullarmi nel buio, nell'oscurità. perchè Dall'oscurità provengono tutti gli esseri e tutte le cose, il potenziale dell'utero, l'oscurità dalla quale provieni e alla quale ritornerai.




Proviamo ad accettare la nostra forza, il nostro Potere, la forza della rinascita che è raccontata e racchiusa nel nostro ciclo mensile. Come la Luna, che si rinnova e ricrea.

Capisco che è inutile piangere e arrabbiarsi perchè anche questo mese mi sono venute!
Invece, accogliere i doni che portano con se le Mestruazioni, accogliere e utilizzarli al meglio. Ecco cosa dobbiamo fare :)

EDIT: Una amica mi ha mandato stamattina questa meravigliosa preghiera, che voglio condividere con voi, Donne in Rosso. Stare vicine serve, e spero che i miei post vi nutrano, e allevino il dolore.



"Benedico la mia vagina la porta della vita e del piacere
Benedico questo sangue che scorre da questa porta
perché mi purifica
e mi innalza in mondi infinitamente insospettabili
dove posso viaggiare da sola o in compagnia .
Benedico questo sangue perché fa del sesso
qualcosa di speciale e sacro .
Benedico il sangue che mi libera
dall' imperativo biologico del parto ,
per donarmi in modo disinteressato gli altri ,
Benedico questo sangue perché mi rende completamente aperta ,
e attraverso di esso tutte le mie azioni sono per
il mio piacere e quello di coloro che amo .
Benedico questo sangue perché con esso
Posso fare la magia ed i rituali .
Benedico questo sangue che scorre attraverso di me con ogni luna
e mi rende uno con l'universo intero
Benedico questo sangue che mi invita a meditare
e lasciare il mondo al suo bisogno di sicurezze.
Benedico questo sangue che mi invita a vedere in me stessa ,
e in di tutti gli esseri .

Benedico questo sangue perché attraverso le mie emozioni
Chiunque può vedere il proprio volto vero
quello che si sforza di nascondere .
Benedico questo sangue perché io non sono incinta
ma , grazie a lui , posso esserlo se lo desidero
Benedico questo sangue perché mi porta in 
Estasi e in trance ,
per oracolare , per i miei viaggi astrali e per favorire la guarigione.
Benedico questo momento perché purifica il sangue ,
mi trasforma e mi libera da tutte le azioni
che io e tutte le mie sorelle abbiamo mancato
e per gli antenati nel corso della storia ! "

Texto: Myriam Wigutov, del libro "La Rueda Púrpura
  —


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venerdì, novembre 08, 2013

Mentre Aspettiamo


Il mio precedente post mi ha messo in connessione con tante donne che stanno vivendo la mia stessa Attesa, donne bellissime e piene di Vita.
Scrivere un blog, diversamente dallo scrivere un diario cartaceo,  crea legami. Si scoprono fili luminosi che ci uniscono, come l'essere Acquariane, l'amare i colori, il sentirsi parte di qualcosa, come racconta benissimo Daniela.
Leggo in giro tanti blog, evitando con cura quelli che parlano troppo di vita da mamma (sarebbe doloroso, adesso) e soffermandomi su quelli che parlano della Ricerca di un figlio. Molto spesos questi blog sono dolorosi, sofferenti, e io so, conosco e capisco questa sofferenza.

Però voglio offrirvi qualcosa di altro, qualcosa che lenisca, come un balsamo curativo, queste ferite che ci portiamo dentro. In fondo sono pur sempre un'Erborista, no?

Lo sto facendo per me, e lo faccio anche per voi, donne in attesa e in ricerca. Cogliere piccoli piaceri, piccoli momenti nascosti nelle nostre giornate, appuntarli su un foglio e condividerli.

Parlarne, perchè parlare molto spesso guarisce.



La bellezza nel fare una pausa dal lavoro, con tè verde e un libro magico arrivato per posta, insieme ad olii profumati e ricchi di proprietà, grazie ad un baratto di Zero Relativo.



Seduta in piazza del Duomo, nella mia città,  al tramonto. Non è freddo, l’aria è mite anche se è Novembre. I movimenti delle altre persone sono lenti, rarefatti, lontani. Come se fossero sott’acqua. Un signore fa bolle di sapone enormi, i bambini lo guardano incantato, tra urletti di gioia.

Penso, allo stesso tempo, che se avrò un figlio lo porterò qui, a giocare, magari con il nonno; guardo i figli delle altre e non sono presa da nessuno sentimento struggente e doloroso.
Ogni giorno un piccolo passo per allontanarmi dal dolore e per godere dei piccoli piaceri, delle cose che rendono una giornata colorata.
Come desiderare un mazzo di Tarocchi Marsigliesi, ed il giorno dopo andare a casa di un’amica per fare due chiacchiere e scoprire che lei te li regala, un mazzo di Tarocchi marsigliesi nuovissimi.
E la soddisfazione di fare tanto sapone, mescolarlo con spezie e polveri profumate, colarlo negli stampi, attendere la magia.
Parlare dentro al crepuscolo con un’amica, ascoltare le sue confidenze, mettere da parte i miei pensieri e rendermi completamente disponibile a lei.
Rinfrescare la pasta madre per fare una schiacciata al rosmarino, domani.

Tutte queste piccole cose mi servono, mi aiutano a non perdere la rotta, a non fissarmi più su quell’unico pensiero, la Ricerca.
Le scrivo, perché so che possono servire. Perché nelle nottate passate  leggere i blog di chi è in cerca come me, o nel cercare risposte alla fatidica domanda Perché io no? avrei anche voluto trovare un antidoto a questo basso continuo, a questo pensiero che non ti lascia mai.

Il mio è quello di concentrarsi appieno nel presente, nelle cose che mi fertilizzano, come dicevo nel mio post precedente.

Imparare ogni giorno qualcosa. Ogni giorno, ricordarsi che la vita è adesso, che non importa quello che accadrà, che dobbiamo vivere con pienezza, per essere poi riempite dalla Vita stessa.

E magari anche farsi due risate leggendo questo post: grazie, stamattina mi hai fatta ridere!

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lunedì, novembre 04, 2013

Conci(A)miamoci!



Ogni giro di Ruota porta con sè riflessioni profonde. Samhain è passato, quest'anno i compagnia di un'amica ri-trovata, di una teglia di patate e mele, stufa accesa e chiacchiere. Il mio rituale è stato semplice, diretto. Ricordare le proprie radici, le proprie Antenate. Le donne che, prima di me, sono state Madri e mi hanno concesso di essere donna e figlia. Le donne della mia famiglia, donne forti, originali, profonde. Ho liberato le mie paure bruciandole con il fuoco. E desiderato intensamente, sognando ad occhi aperti.

Questi giorni di vacanza sono stati riempiti da stimoli magici e creativi: la fantastica Mostra a Palazzo Strozzi a Firenze, sull'avanguardia Russa. Se ne avete l'occasione andate a visitarla, io e Andrea ci siamo incantati in quelle stanze, sospesi tra Russia e Oriente, tra magia e realtà. Gli uomini-radice, i manufatti siberiani, la civetta come protezione. Davvero imperdibile.


Immersi come eravamo nelle atmosfere russe, non ci siamo persi Zio Vanja a teatro, con la regia di Bellocchio. Cechov è sempre Cechov, forse il mio preferito quando si tratta di testi teatrali, sia da vedere che da interpretare. 

Ho amato questi giorni passati in giro, assorbendo Arte da ogni poro della pelle. Il momento prima che inizi uno spettacolo in teatro, quel momento di buio in cui tutti, sia gli attori che il pubblico, trattengono il respiro, come prima di un tuffo. La bellezza delle opere russe, il portarmi a casa, dentro di me, la forza e la magia della Donna con Serpenti di Kalmakov. Fare le carte di notte, nella notte del 31 Ottobre, interrogare gli Arcani e ritrovare sempre, come ogni volta, pezzettini di me.


Sul comodino ho un Libro sui Tarocchi, sento il bisogno di dedicarmi di nuovo allo studio delle mantiche. E' uno studio che non si interrompe mai, davvero simile ad un cammino, un cammino iniziatico. Non si conclude, ma va sempre un pochino più avanti, dentro di noi.

Cerco di fare chiarezza dentro di me. Non voglio più, in questo anno che viene, essere così addolorata e sentirmi così vuota per la mia attesa e -per ora- inarrivata gravidanza.
Voglio anche rompere i tabù, e parlarne; sembra che il desiderare un figlio sa ancora un argomento difficile di cui parlare, come sei il desiderarlo troppo impedisse la sua venuta, un pò come il famosissimo "non pensarci, vedrai che accade" che mi viene ripetuto ad ogni piè sospinto.

So benissimo che c'è del vero anche in questa frase, in questa tendenza popolare. Bisogna pensarci di meno, forse anche per lasciare spazio affinchè il miracolo della vita si compia. Lasciare che le cose avvegano spontaneamente.
Proprio per questo ho buttato, insieme alle ceneri di samhain e alle mie paure, gli stick per l'ovulazione, il termometro per la temperatura basale, i grafici e le statistiche.

Mi sono stufata, davvero, Questo figlio io quasi quasi non lo desidero più. O meglio, lo desidero ma non lo voglio più cercare. Che, davvero, altrimenti mi rovino la vita, la mia e di quelli che mi sono accanto.

Per adesso vivo, e creo attraverso la mia arte. Vado al cinema, a teatro, a vedere mostre e a fare fotografie nel bosco anche quando fuori tira vento. Vivo senza paura, con le radici nella mia terra morbida e fresca di Autunno. 

Forse per fare un figlio bisogna fertilizzarsi bene, come si fa con l'orto. Il mio concime è fatto di:

arte sciamanica da vedere, annusare, godere e praticare
ricettine afrodisiache e sperimentali
spignattamenti di autoproduzione, insieme al mio lavoro di Saponaia che mi sta dando grandi soddisfazioni
teatro fatto dalle amiche, da chi conosco e da chi non ho mai visto. E un piccolo sogno, quello di tornare in scena
tango, danza libera e sognante insieme alla mia maestra di danza, che sta diventando un'amica speciale
le manine della mia nipotina meravigliosa, figlia della mia Syl
mani nella terra, tra le foglie di autunno, nel bosco, nel mio orto

Vedremo che cosa nasce. E speriamo che sia Femmina! ;)

Le foto di questo post sono state scattate prima di Samhain, vicino casa.


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