giovedì, marzo 10, 2016

Il coraggio di seguire la tua strada




All'inizio dell'anno ho fatto una stesa generale, in cui ho estratto una carta per ogni mese. La mia carta per il mese di Marzo è l'Otto di Coppe: una carta che nasconde un significato duplice, una carta interessante, che mi emoziona.

Molto spesso nella carta troviamo una figura che si allontana dalle sue Coppe: Anna K ci mostra anche il volto della persona che se ne va. Un uomo, vestito con un mantello, con uno zaino in spalla, sta per affrontare un lungo viaggio. Lascia alle sue spalle otto coppe colme di vino-simbolo dell'amore, forse- e una casa confortevole, calda, accogliente. Lascia dietro di sè una coppia che si abbraccia: forse è il riflesso della sua vecchia vita. Lascia alle sue spalle la sicurezza, la casa, il rifugio nel  quale è solito tornare, per incamminarsi verso il blu profondo di ciò che è ancora sconosciuto, sotto alla luce della Luna.


Anche nei Tarocchi di Robin Wood vediamo una figura che si allontana da otto coppe dorate:  il mantello svolazzante, un bastone con amuleti per proteggere il viaggio, la Luna che splende. Le coppe sono disposte in modo da evidenziare una discontinuità nell'armonia delle file: sembra che ne manchi una. Forse il punto di partenza del viaggio sta proprio in quella coppa che sembra assente: manca qualcosa, c'è la necessità di una ricerca, di approfondire, di scoprire cose che ancora non si conoscono. 

Nella carta dell'Otto di Coppe io vedo due grandi temi: uno è la perdita, l'altro è la necessità di cambiare strada e di vivere una nuova avventura.
Il dolore per qualcosa che si lascia è evidente, nei disegni: è come quando ti rendi conto che da una certa situazione non puoi più tirare fuori un ragno dal buco. Le cose, a volte, non si possono cambiare, e vanno accettate per come sono.

Ma l'accettazione dell'Otto di Coppe prevede una rivoluzione personale: non è una resa agli eventi, ma ti mostra la tua vera strada, il tuo percorso individuale. E' il momento di lasciar andare le vecchie abitudini, i soliti schemi mentali e volgersi verso nuovi approcci, scendendo in profondità.

Il viaggio dell'uomo incappucciato si prospetta come una vera avventura: sappiamo che ne tornerà diverso, cresciuto, arricchito, anche se ci saranno pericoli e momenti difficili.
Nell'Otto di Coppe è contenuta la forza di trattenere le lacrime, perchè altrimenti non vedi dove mettere i piedi sul tuo nuovo sentiero; il coraggio di guardare avanti, nonostante il passato sia ancora doloroso; la capacità di sfruttare le situazioni difficili utilizzando il vento contrario e, anzi, lasciandosi trasporare da questo verso una nuova spiaggia.


L'uomo in cammino dei Chrysalis Tarot assomiglia all'Eremita: sta compiendo un viaggio interiore, e dunque non può tornare indietro. Mi ricorda un gioco che facevamo da piccole: non si potevano fare un determinato numero di passi indietro, altrimenti avremmo visto un mostro. 
Il significato simbolico del gioco è quello della carta: nel lavoro interiore, nella crescita spirituale non si torna mai indietro. I nostri passi seguono una spirale, e anche se ripassiamo dagli stessi punti o nodi del passato, ci torniamo cambiate, arricchite dal nostro presente. La via che lascia il personaggio è costellata di specchi: rifletterebbero ciò che si è perduto, una visione del passato che non ci appertiene più.



Gli Shadowscape Tarot rappresentano l'Otto di Coppe come una creatura acquatica, che lascia dietro il superfluo portando con sè solo l'indispensabile: con una piccola luce lei si immerge nella profondità del suo mare interiore, per attingere a nuovi significati ed abbandonare i vecchi schemi mentali. 

E' il momento di compiere una scelta: non sarà facile, perchè qualcosa lascerai indietro, ma il cammino verso ciò che non conosci nasconde risorse che ti faranno crescere, rendendoti più saggia e più consapevole.

Continuare ad osservare il passato e ciò che avevi ti impedisce di accogliere il futuro.


"Keeping my head up, looking forward
Reminiscing will get you nowhere
Never say never, starting over
It's not perfect but it's getting closer

I will hold back tears
So I can move in the right direction
I have faced my fears
Now I can move in the right direction"

(Gossip - Move in the right direction)
Grazie Beth per l'ispirazione 

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mercoledì, marzo 02, 2016

Le Piante del Toro





Ho visto poche volte un Toro da vicino. Durante le passeggiate in alta montagna, più alta rispetto a  dove abitiamo, capita di imbattersi in pascoli di mucche, placide, che mangiano l'erba e prendono il sole. A volte nel gruppo c'è il Toro: fiero, cornuto, vibrante. Non nego che mi incute un certo timore: di fronte ad un Toro percepisci davvero la natura selvaggia!

Come l'animale da cui prende il nome, anche il Toro dello Zodiaco è l'incarnazione della Natura: Venere di Terra si riflette nel segno, donando amore per ciò che è terreno, godibile, piacevole. Le persone del Toro amano la vita, pienamente. Hanno il dono di sapersi godere il momento, e di trasmettere un senso di accoglienza e di piacere a chi hanno attorno.

Amano cucinare, mangiare, fare l'amore. Vivono appieno i piaceri della vita, che si rispecchiano nel loro legame speciale con la Terra. Non ha fretta, la gente del Toro. Aspetta, e nell'attesa si gode il momento.Il Toro pondera, e nel mentre sgranocchia un fiore di Nasturzio.

Il periodo del Toro viene dopo l'energia competitiva e marziale dell'Ariete: la Natura adesso ha terminato la sua spinta ascensionale, e si gode l'armonia delle forme relativa a  Venere: i fiori si aprono, la Primavera è in fiore, il richiamo erotico è ovunque.

Gli uccellini cinguettano: non per niente il Toro è collegato alla gola. Da una parte intesa come collegamento con il cibo: il Toro ama la buona tavola, e forse più di ogni altro segno deve stare attento a ciò che mangia; dall'altra parte, gola come collegamento con il fuori, cavità che porta la voce e il messaggio dei Gemelli nel mondo, mezzo attraverso il quale fluisce il pensiero.

Le persone del Toro, infatti, possono incorrere in problematiche relative o ad una certa ostinazione, o chiusura mentale, proprio perchè stanno bene dove sono e sono poco inclini a spostarsi (metaforicamente o non); oppure a problematiche metaboliche, date dall'assorbimento disequilibrato del cibo. Ancora, possono incorrere in problemi dovuti al ristagno, al trattenere troppo, sia dal punto di vista fisico che mentale: allora sceglieremo piante capaci di drenare, di far fluire, di alleggerire l'energia del Toro.

La Pianta Guida per il segno del Toro è la Rosa: Venere nella su massima espressione terrena.



La Rosa, che sia Canina o Damascena - varietà utilizzate in fitoterapia- contiene l'energia armonica di Venere, equilibrata da un segno di Marte. Da una parte è ottima per la pelle: sfiamma, lenisce, compatta, rende la pelle elastica. Profuma, ed il suo profumo apre il cuore, disponendolo al piacere dei sensi. Leggermente afrodisiaca, nutre la parte voluttuaria del nostro essere, dove il Toro si sente davvero riconosciuto. 

Dall'altra, ricchissima di vitamina C, aiuta nelle malattie da raffreddamento, alza le difese immunitarie, e aiuta durante la stagione invernale: le sue bacche, rosse come vuole Marte, sono concentrati vitaminici che ci aiutano nella stagione fredda.

L'olio essenziale di Rosa calma, ti fa stare presente, nel momento, attenta alle piccole cose: regala la vera essenza del Toro, la sua placidità, l'essere attento e vigile nell'attimo. La sua semplicità, un talento da riscoprire.

La Pianta Rimedio, che va ad equilibrare il Toro disarmonico, è per me il Tiglio.


Pianta dalla funzionalità primaria che appartiene a Giove, ed in secondo luogo a Venere e Mercurio, agendo dunque su fegato-vene-ipofisi e sul sistema linfatico e nervoso, ha in sè anche la potenzialità del Toro, per il benefico effetto sulla gola, la laringe e i fenomeni che interessano l'apparato oro-faringeo.

Di solito utilizzato come calmante, il Tiglio possiede altre qualità, anche più sottili. E' un albero che insegna a lasciar fluire: riduce tutto ciò che blocca il libero scorrere, sia esso dei pensieri o dei liquidi del nostro corpo. 
Calma e distende i nervi eliminando la dispersione di energia dovuta alla tensione nervosa, e anche utilizzato nell'acqua del bagno porta serenità e dolcezza, preparando ad una notte tranquilla. 

Agisce anche sulla circolazione sanguigna, andando a fluidificare il plasma sanguigno, la linfa, i liquidi interstiziali e la secrezione biliare.

I fiori di Tiglio vengono utilizzati nella medicina popolare per prevenire la pressione alta e l'arteriosclerosi, conseguenza in parte di una certa stasi emotiva, alla quale abbiamo visto il Toro può tendere, se in disequilibrio.

Le persone del Toro sono di indole pacata: ma, se si arrabbiano, tendono a "vedere rosso": il Tiglio apporterà quindi calma e centratura, impedendo di lasciarsi trasportare troppo dal fiume della rabbia.

E' interessante notare che le foglie di Tiglio venivano utilizzate come foraggio, probabilmente anche per mucche e tori. 

Vuoi saperne di più sulle Piante, sulle Stelle e sul loro collegamento con la fitoterapia? Ricordati del mio corso Erbe&Stelle! Entro la fine dell'estate lo troverai anche online :)




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