venerdì, agosto 07, 2015

Keep it simple (del perchè sono una Strega Verde)





Da piccola, passavo molto tempo con le mie nonne. La mia nonna materna aveva il pollice verde: le sue piante sono sempre state rigogliose, profumate, incredibili. Mi insegnava a dar loro l'acqua, a parlare con loro. Diceva che crescevano meglio. 
Ma io lo sapevo già. Per me trifogli, acetoselle, margherite e rose erano amiche Mangiavo i petali della rosa, mi ricordo il loro sapore dolce ed erbaceo, che si scioglieva in bocca. Mi sembravano tutte piccole fatine, tra i petali dei fiori vedevo occhi, manine, ali luccicose.

Mi imbrattavo le mani con le more e le usavo per fare disegni sul marciapiede della casa di montagna, la casa che è diventata la mia casa, adesso, il mio nido, Casa Edera.


Mi sono sempre preoccupata di conoscere le piante che crescevano intorno a me. Anche durante la mia vita bolognese, quando portavo fuori Hero a fare la passeggiata quotidiana, facevo amicizia anche con le piantine di città: le Violette nella striscia di terra accanto al parcheggio, l'Iperico nel cantiere abbandonato, la Malva nel parchetto dietro casa. Sono sempre state amiche, presenze confortanti a cui tornare, dopo una giornata difficile, oppure per sentirsi a casa in una città sconosciuta. 

MI dissero un tempo che le piante di cui abbiamo bisogno ci crescono vicine. Mi piace osservare quello che cresce vicino alle case, e immaginare di che cosa hanno bisogno le persone che ci vivono dentro. Se c'è del Tiglio, in quella casa non dormono bene e hanno ansie e pensieri; se c'è il Cardo, gli abitanti di quella casa sono ben protetti; se c'è Iperico, chi vive lì ha bisogno di volgere la mente e i pensieri verso il Sole... 


Conosco il mio territorio in base alle piante che ci crescono: di fronte agli abeti, dove cresce l'Achillea; giù sotto, nel campo di Camomilla; vicino alla quercia, ai cespugli di Iperico.
Preferisco raccogliere le piante in natura: oltre al mio orto, che ho deciso io come piantare, come crescere e cosa metterci, amo raccogliere nel bosco, lungo le strade, negli incolti. Se passate dalle mie parti, è molto facile che possiate trovarmi con cestino e forbici a raccogliere qualche pianta da essiccare, trasformare, annusare.

Sono un'erborista, è vero. Ho studiato e ristudiato le formule, le composizioni, conosco le proprietà delle piante e nel mio lavoro, ogni giorno, consiglio ai clienti le loro terapie naturali. Ma ho sempre mantenuto viva la mia intuizione, il mio rapporto con le erbe, l'ascolto. In americano c'è un termine bellissimo per definire questo tipo di sensibilità: hedge witch, la strega della siepe. E' la donna che conosce le erbe della tradizione popolare, che sa perchè sperimenta, che prepara i rimedi per i suoi cari. La siepe intesa come limite, come confine: tra scienza e magia, tra conoscenza ed esperimento. La siepe sta in disparte, ma delimita. Come me, che unisco studio ed intuizione: che in negozio prescrivo integratori e tinture madri, e che poi passo i pomeriggi a raccogliere Achillea con cui fare unguenti, e Biancospino per le tisane invernali. Che raccolgo Iperico per l'oleolito, ma che ne appendo sempre un mazzetto accanto alla porta, per proteggere la mia casa.





Per entrare in contatto con le Erbe a più livelli, la parola magica è Semplicità. Infatti, le erbe officinali vengono chiamate anche Semplici. Mi sono sempre chiesta come mai, finchè non l'ho sperimentato in prima persona. I Semplici sono semplici. Si mostrano per ciò che sono. Diritti al punto, apportano le loro proprietà benefiche. E se le osservi bene, le erbe, ti dicono loro stesse per che cosa possono essere utili. La Piantaggine, con le sue foglie fresche e morbide, ripara la pelle ferita; Elicriso, dal fiore simile ad un bronco, acquieta la tosse; il Pomodoro aiuta il cuore...

Nel Mazzo The Wild Unknown (che finalmente è arrivato! Grazie Beth!) tutto questo è rappresentato dalla figlia di Spade, Daughter of Swords.
La semplicità. L'essere come si è, senza tanti fronzoli. Ed insieme a questo, l'intuizione. Per me questa carta rappresenta quel momento in cui avviene una rivelazione inaspettata, quando prendiamo coscienza delle cose come sono, nella loro natura, e quando questo accade proprio perchè stiamo guardando le cose con semplicità.

Intuizione e semplicità per me sono gli ingredienti alchemici che nutrono il mio lavoro.
A breve ci saranno grosse sorprese: stiamo lavorando al sito, e da Settembre amplierò la mia attività.

Di grandi novità ce ne sono comunque: vi presento Bambi, la cucciola appena arrivata. La nostra famiglia si è allargata! Oltre ad Hero ed Eva, abbiamo Bambi, e poi la Volpe che ci viene a fare visita ogni notte passando dal bosco, il Merlo, i Cinghiali che vengono a mangiare il pane e la frutta che lascio loro la sera, passando per un piccolo cancellino che ci porta direttamente nel bosco.


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