lunedì, novembre 16, 2015

10 consigli per iniziare a studiare le Erbe



la mia amica Quercia



1. Stringi amicizia con un albero

Vicino alla tua casa ci sarà un albero. Sicuramente. Oppure, nel parchetto dove porti il tuo cane, o nel percorso a piedi che fai per raggiungere la tua macchina.
Siediti vicino a questo albero, semplicemente. Siediti, e ascolta.

Il mio albero è la Quercia. E' una grandissima quercia, centenaria, che cresce poco lontano da casa mia. E siccome adesso vivo (viviamo) nella casa che è stata la mia casa delle vacanze sin da quando sono nata, ho sviluppato un legame con questo albero che dura da anni e anni.
Quando vivevo a Bologna, spesso pensavo alla mia Quercia. Il vento avrebbe spezzato qualche ramo? I cinghiali avrebbero trovato di che sfamarsi, anche quest'anno, sotto alle sue grandi fronde? In primavera, fremevo per andare a trovarla. Per vedere le sue foglioline diventare da verde chiaro a verde scuro, e raccogliere le ghiande per farne bracciali e collane lunghissime.

E' stata la mia confidente sin da quando ero ragazzina. I primi baci, le dichiarazioni d'amore, i segreti scambiati con le mie amiche. Poi, più grande, la Quercia ha asciugato le mie lacrime e mi ha dato buoni consigli.

Quando eravamo piccole, con le mie amiche facevamo intrugli a base di ghiande. Le sbriciolavamo con dei sassi, e le lasciavamo tutta la notte immerse nell'acqua. La mattina dopo era pronta la pozione magica.
Crescendo, ho scoperto che con le ghiande davvero si faceva il caffè, e che la quercia è simbolo di forza, di magia, di protezione.

2. Inizia con una sola pianta.

Se ami le erbe, e vorresti iniziare a studiare le loro proprietà, ti sentirai sopraffatta dall'enorme quantità di informazioni che puoi trovare. Libri dedicate alle piante, centinaia di usi, proprietà, preparazioni...anche io all'inizio mi sono trovata di fronte ad un oceano di informazioni, compice anche il web che è un pozzo di conoscenza.
Ti consiglio di lavorare con una sola pianta, per un'intera stagione. Studiala, osservala, raccoglila. Assaggiala, falla essiccare, fanne tisane e altre preparazioni erboristiche.
Ovviamente lavorerai anche con altre piante, ma scegline una da approfondire, da conoscere intimamente. Ti insegnerà moltissimo.

3. Fai crescere qualcosa

Puoi scegliere un fiore, una pianta grassa, o una piantina di pomodori. Il basilico sul balcone, la menta, oppure un bel cespuglio di lavanda. Spargi semi intorno alla tua casa, nei vasi, ovunque tu possa farlo. Studia come si comporta la pianta; ha bisogno di acqua, di sole, di ombra? Che cosa ti comunica? Quando ti va parla con lei. Chiacchiera con le tue piante, condividi con loro i tuoi pensieri, chiedi loro come stanno, se hanno avuto una buona giornata. Apri il tuo cuore a ciò che stai facendo crescere.

Far crescere una piantina è un gesto importante. Serve a creare una relazione tra te e il mondo vegetale, e ad imparare in Parte il suo linguaggio. se scegli piante che danno frutti commestibili, puoi provare la gioia di far crescere qualcosa che poi cucinerai, continuando il ciclo di amore e generosità che ci insegnano i nostri alleati vegetali.


4. Scopri la presenza delle piante nella tua vita (ed invitale a farne parte)

Dalle insalate alle tisane, per finire con quella crema alla Calendula della quale non puoi fare a meno, le piante sono parte integrante della nostra vita. Cercale, scoprile, interessati a loro. Studia le proprietà delle piante che usi più spesso: il caffè, il tè, le spezie. Annusale, cucinale, trasformale; fanne esperienza.

Ti stupirà la loro generosità, la loro capacità di donarsi totalmente, completamente.

5. Metti le mani in pasta

Sperimenta. Prova a creare la tua miscela di erbe, la tua tisana preferita. Oppure metti fiori a macerare nell'olio, per farne un oleolito. Chiedi alla tua nonna, oppure agli anziani che conosci, come fare un unguento, o una pomata. Utilizza internet, e prova a fare una semplice ricetta erboristica.

La pratica è un lato indispensabile per iniziare il cammino da erborista. Puoi inventare una nuova formula, e fare tentativi finchè non ti soddisfa. E poi puoi regalarla a chi ami: un concentrato di amore e natura. Bello, no?


unguento appena fatto!


6. Leggi di erbe, storia e scienza

Ci sono molti liberi che trattano di erbe: i miei preferiti sono quelli che lo fanno non solo da un punto di vista teorico ma anche pratico. Sfoglia libri, erbari, libri di botanica e di fitoterapia; e leggi, leggi molto. Leggendo abbiamo la possibilità di vedere le piante sotto ad un punto di vista più tecnico, forse, ma utile anche per la nostra pratica.
I miei libri preferiti sono tutti quelli di Rosemary Gladstar (in inglese), ma anche Florario, di Cattabiani, e l'insostituibile Medicina Tradizionale Mediterranea, di Giannelli. Un altro validissimo libro (da avere) è il Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, della Campanini.


7. Parla con le persone che utilizzano le erbe

A partire della ricetta per i biscotti con i semi di anice del tuo nonno (il mio li faceva buonissimi), per arrivare alla bevanda rinfrescante che prepara il tuo vicino in estate: chiedi, informati, parla delle erbe e fatti insegnare da chi le utilizza già.
Parla con il tuo erborista - io amo le mie clienti che si interessano di erbe, che mi fanno domande, che vogliono approfondire- e con la zia che si prepara l'olio di Iperico ogni estate, per mantenere la pelle giovane e sana. Puoi trovare persone con cui scambiare due chiacchiere sulle erbe davvero ovunque!

8. Utilizza i tuoi sensi, tutti

Per conoscere bene le piante è importante assaporarle, osservarle molto bene, annusarle, toccarle e ascoltare il loro suono. Anche il nostro sesto senso può aiutarci moltissimo: quando ti trovi vicina ad un pianta, utilizza tutti i tuoi sensi. Possono darti molte informazioni sulla piantina in questione: ti ricorderai meglio le sue proprietà perchè la avrai conosciuto davvero sotto ogni punto di vista.



la mia Lavanda, in Estate

9. Passa del tempo all'aria aperta, e osserva

Lo scorrere delle stagioni, la vicinanza di corsi di acqua, oppure l'influenza di una pianta vicina ad un'altra pianta: tutto fa parte dell'ambiente naturale, e del mondo vegetale nello specifico. Impara ad osservare la natura che ti circonda, e se vivi in città prendi l'abitudine di fare piccole o grandi passeggiate dove puoi trovare alberi, fiori, foglie, erba. Quando vivevo a Bologna, nel centro storico della città, una volta alla settimana prendevo l'autobus e andavo al parco Talon, una picola oasi naturale vicina. Ogni sera facevo una passeggiata nel parchetto vicino casa, passando attraverso ad un cantiere dismesso.
Anche lì ho avuto splendidi incontri vegetali: uno dei più belli è stato un narciso spontaneo, nato dentro la carcassa di un motorino abbandonato.

10. Aspettati di incontrare un lato magico, e assaporalo con gioia


Viviamo in un mondo assai ricco, contornato da piante strane, animali fantastici e tutta una natura selvaggia da scoprire. Nel tuo studio incontrerai molte cose che risuoneranno in te come sincroniche, in  qualche modo particolari.
Il sentiero delle Erbe ti spinge ad addentrarti anche nel folto del bosco,  in serre esotiche, oppure ai lati di stradine di campagna, per scovare erbe curative o semplicemente belle da vedere, da accarezzare, da annusare.

E via via che impari, ti accorgi che sei solo all'inizio.
Goditi tutto il viaggio, ogni tappa porta con sè doni magici e meravigliosi!




Rosa Canina raccolta nel bosco di fronte a casa




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venerdì, novembre 06, 2015

Parlare con le piante



Quando eravamo bambine, il mondo naturale ci parlava. Dentro ad un fiore c'era un salone da ballo per le Fate; tra i cespugli di Mentuccia vivevano piccole signore indaffarate che preparavano balsami e unguenti per curare la tosse e cucinare i funghi; gli alberi avevano gli occhi, e tu potevi seguire il loro sguardo; gli uccellini e i gatti ti raccontavano delle loro giornate, tra una pisolino al sole e un volo tra le fronde profumate di pioggia.

Poi siamo cresciute. E quelle voci si sono fatte più sottili, più lontane. Hai smesso di ascoltare i petali della Rosa, e di strofinare tra le dita ogni fiorellino colorato per vedere se poteva truccare le labbra.
Hai messo le mani nella borsa, per cercare l'IPad e leggere le mail. E nelle orecchie magari hai su la tua playlist del giorno.
Eppure, la voce delle piante continua ad essere lì, a chiacchierare indisturbata. basta solo volerla ascoltare di nuovo.




E come si fa?
Prima di parlare, ascolta. Ascoltare significa espandere la nostra coscienza; stare in silenzio, e percepire tutto ciò che è intorno a noi; le foglie cadute sul vialetto, il bosco di castagni vicino, la quercia con i rami nel vento, la consolida e le foglie delle fragole.
Ascolta. Ascolta la terra sulla quale siedi, l'erba che sfiori con le mani. Il profumo delle foglie. Ascoltare significa fare spazio per la voce di un altro. E anche per te stessa.

E' vero, sedersi per terra ed ascoltare, semplicemente, può essere difficile. Puoi iniziare a pensare alla lista delle cose da fare, al film che hai visto la sera prima, oppure a cosa cucinare per cena Oppure, puoi sentirti in difficoltà perchè non senti la voce delle piante. Non la senti, e ti senti esclusa, tagliata fuori dal mondo naturale. Perchè gli animali riescono a sentire la Terra, e tu no?

Sappiamo che la cosa migliore da fare è seguire ciò che dice la pancia, e il cuore. Và dove ti porta il cuore: quante volte te lo sei detto, o lo hai sentito dire.
Eppure, non è così semplice. C'è una certa difficoltà nel ricontattare i nostri sentimenti, quello che sentiamo profondamente.
Ci siamo costruite una difesa, chi più chi meno, facendo sempre un passo più lontano da ciò che sentiamo, per difenderci di fronte al dolore, alle cicatrici della vita, alla perdita.
E in questo percorso al contrario, spesso ci allontaniamo dal cuore, dalla pancia, da quello che è viscerale, profondo, selvaggio.

Invece, la guarigione viene dal sentire, dall'intimità, dalla vicinanza.




L'Ortica può aiutarci in questo processo. Il bruciore che si prova sfiorando una foglia ci riporta anche al nostro dolore interno; quel dolore che non dobbiamo fuggire, di cui non dobbiamo avere paura, ma che dobbiamo accettare, elaborare, e restituire alla Terra.
Le ferite possono essere molte, e diverse -la fine di un amore, un bambino mai nato, la perdita di una persona cara; ma anche un litigio, una incomprensione, un'incrinatura in un rapporto- e il dolore che proviamo è profondo, totalizzante.
Non ne dobbiamo avere paura; ascoltiamolo. Facciamolo nostro e lasciamolo fluire, invece di tenerlo chiuso, impacchettato dentro di noi, come una scatola nera che contiene solo tristezza, disperazione, paura.

Solo così, solo ascoltando anche il dolore, noi possiamo tornare vicini ai nostri sentimenti, e godere appieno anche della gioia, della felicità, dell'abbondanza.

Siamo esseri umani, espressione perfetta della gioia e della bellezza della natura. Se togliamo le barriere che ci tengono separati dal contatto con il nostro sentire profondo, riscopriremo anche il piacere e la felicità che proviene dal danzare sotto le stelle, o dal togliersi le scarpe e camminare nell'erba bagnata.
D'improvviso, avrai voglia di affondare le caviglie nelle foglie scricchiolanti e rosse che sono appena cadute, oppure chiuderai l'ombrello e ti bagnerai i capelli sotto la prossima pioggia.
Accarezzerai un albero e sentirai la comunione perfetta con lui, con la terra, con gli uccellini e persino con le nuvole.

Magari una sera d'estate dormirai fuori, senza tenda, per addormentarti sotto le stelle e per ascoltare tutti i rumori del bosco, dai piccoli cinghiali che rufolano tra le radici della quercia agli scoiattoli che dormono tra i rami del nocciolo. Oppure, alla prima nevicata, assaggerai un fiocco di neve bianca e pulita.

Con l'ascolto  puoi capire di far parte davvero di tutto questo. Che la Terra è la tua casa, gli animali sono i tuoi fratelli, e le piante sono le tue guide e i tuoi saggi consiglieri.



Se ci apriamo davvero al mondo, non incontriamo solo cose spiacevoli o tristi, ma ci riconnettiamo anche alla gioia e al senso di appartenenza che proviene dal sapere che, si, anche tu fai parte di tutto questo. Sei parte di tutto questo.
Respiri con le foglie, mangi i frutti della terra, bevi le tisane che provengono dalle piante. La Terra vive in te e tu in lei.

Se mettiamo da parte la distrazione e ci ricolleghiamo con l'ascolto, facciamo il primo passo della antica e nuova danza tra uomo e piante, tra mondo animale e mondo vegetale.




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