domenica, agosto 24, 2014

piano piano


Il dolore si presenta come una quarta di copertina. È lì, sommesso. In poche righe riassume tutto.
Quando apri un libro, la quarta di copertina ti dice che cosa succede lì dentro, tra le righe, i colori, i giorni delle pagine.

In poche parole il mio mondo, il nostro mondo fragile è crollato. Va male, non c'è più battito, stia calma. E mi rivedo, come in un film inceppato, sempre la stessa scena. Il dolore, lo sconcerto, le lacrime inarrestabili.

Come si può continuare ad andare avanti? Che cosa abbiamo imparato da questa esperienza? Perché in ogni disgrazia c'è una fortuna, come dice mia nonna.
Ci sono i piccoli momenti, come questo , i fagioli che borbottano nella pentola sul fuoco. Guardare gli occhi di Andrea e vedere tutto l'amore del mondo. Sapere che questo bambino tornerà, arriverà da noi e allora.

Allora mi godrò ogni singolo momento.
Allora vivrò nel presente. Abbandonerò le ansie e le angosce che in questi mesi mi hanno attraversata.

Roma mi ha coccolata. Passeggiare per Trastevere, con Andrea e la mia amica sorella preziosa. Frida Kalho è un grande esempio. Mi sono immersa nei suo quadri. L'ho guardata profondamente, nei suoi occhi dipinti, nel suo dolore. L'ho sentita vicina. E può ancora parlare di vita, con le sue gonne colorate ed i fiori in testa.

Sono duri insegnamenti questi. Pensavo di aver già avuto la mia dose di dolore, ma non è così.
Però, non posso ignorare quello che tutto questo mi sta insegnando. La pazienza, la calma, l'affidarsi a qualcosa di superiore. La speranza e la fiducia nel futuro.

Il regalo di sapere che si, possiamo avere figli. Dovremo aspettare sei mesi prima di riprovare, mesi nei quali posso davvero pensare ad aggiustare le cose che mi facevano stare in ansia prima. La casa ( forse CasaEdera si allargherà un pochino) , il lavoro, il benessere, la vita quotidiana.

Come se tu, figlio mio, mi avessi dato una seconda possibilità. Non lo dimenticherò, nei mesi della tua attesa.


Niente vale più della risata e del disprezzo.
E' necessario ridere ad abbandonarsi, essere crudeli e  leggeri.
La tragedia è la cosa più ridicola che "l'uomo" ha, ma sono sicura, che gli animali anche se "soffrono" non esibiscono la loro pena in teatri- aperti nè chiusi (i focolari) .
e il loro "dolore" è più vero di qualunque immagine ogni uomo posso "rappresentare" o sentire
come dolorosa. 

/Frida Kalho, Diario)

Grazie per tutti i commenti, le mail, le telefonate, gli abbracci. Le visite all'ospedale. I messaggini. Grazie a tutti voi, non ci avete mai lasciati soli. 
Vi vogliamo bene infinito. Davvero.

Grazie.


martedì, agosto 19, 2014

purtroppo è successo


questi sono stati mesi che mi hanno cambiato la vita. E vi scrivo qui, da un letto di ospedale. Per tre mesi il mio sogno si era realizzato. Sono rimasta incinta. Ho avuto modo di gioire, di essere spaventata, di avere tutti i sogni e le ansie delle neomamme.
e ieri, alla prima eco, ho scoperto che non c'era più battito.
oggi mi hanno fatto il raschiamento.

noi siamo distrutti. Ci tiriamo su con il fatto che almeno adesso sappiamo che non siamo sterili.
e che purtroppo alla prima gravidanza questa cosa è una cosa normale.
ma come poter ripartire, giorno dopo giorno, questo ancora non lo sappiamo.

il dolore e lo struggimento non si possono spiegare.

ma dopo tutto questo silenzio, ho bisogno di scrivere, di condividere, di ricominciare.
cominceremo dalle piccole cose.
vivremo, giorno dopo giorno.

tornerò a fare foto, a cucinare, a curare la mia vita. In attesa che il miracoli accada di nuovo.