Il dolore si presenta come una quarta di copertina. È lì, sommesso. In poche righe riassume tutto.
Quando apri un libro, la quarta di copertina ti dice che cosa succede lì dentro, tra le righe, i colori, i giorni delle pagine.
In poche parole il mio mondo, il nostro mondo fragile è crollato. Va male, non c'è più battito, stia calma. E mi rivedo, come in un film inceppato, sempre la stessa scena. Il dolore, lo sconcerto, le lacrime inarrestabili.
Come si può continuare ad andare avanti? Che cosa abbiamo imparato da questa esperienza? Perché in ogni disgrazia c'è una fortuna, come dice mia nonna.
Ci sono i piccoli momenti, come questo , i fagioli che borbottano nella pentola sul fuoco. Guardare gli occhi di Andrea e vedere tutto l'amore del mondo. Sapere che questo bambino tornerà, arriverà da noi e allora.
Allora mi godrò ogni singolo momento.
Allora vivrò nel presente. Abbandonerò le ansie e le angosce che in questi mesi mi hanno attraversata.
Roma mi ha coccolata. Passeggiare per Trastevere, con Andrea e la mia amica sorella preziosa. Frida Kalho è un grande esempio. Mi sono immersa nei suo quadri. L'ho guardata profondamente, nei suoi occhi dipinti, nel suo dolore. L'ho sentita vicina. E può ancora parlare di vita, con le sue gonne colorate ed i fiori in testa.
Sono duri insegnamenti questi. Pensavo di aver già avuto la mia dose di dolore, ma non è così.
Però, non posso ignorare quello che tutto questo mi sta insegnando. La pazienza, la calma, l'affidarsi a qualcosa di superiore. La speranza e la fiducia nel futuro.
Il regalo di sapere che si, possiamo avere figli. Dovremo aspettare sei mesi prima di riprovare, mesi nei quali posso davvero pensare ad aggiustare le cose che mi facevano stare in ansia prima. La casa ( forse CasaEdera si allargherà un pochino) , il lavoro, il benessere, la vita quotidiana.
Come se tu, figlio mio, mi avessi dato una seconda possibilità. Non lo dimenticherò, nei mesi della tua attesa.
Niente vale più della risata e del disprezzo.
E' necessario ridere ad abbandonarsi, essere crudeli e leggeri.
La tragedia è la cosa più ridicola che "l'uomo" ha, ma sono sicura, che gli animali anche se "soffrono" non esibiscono la loro pena in teatri- aperti nè chiusi (i focolari) .
e il loro "dolore" è più vero di qualunque immagine ogni uomo posso "rappresentare" o sentire
come dolorosa.
/Frida Kalho, Diario)
Grazie per tutti i commenti, le mail, le telefonate, gli abbracci. Le visite all'ospedale. I messaggini. Grazie a tutti voi, non ci avete mai lasciati soli.
Vi vogliamo bene infinito. Davvero.
Grazie.
Mi sono commossa. Sii paziente, aspetta e arriverà.
RispondiEliminaTi mando un grande abbraccio
Lena
Cara, sto pensando spessissimo a te e a quel che ti sta succedendo, in questi giorni.
RispondiEliminaNon posso che mandarti un altro abbraccio stretto, sperando di poterlo fare presto di persona. Sono felice che Roma ti abbia fatta respirare un po', la tua giornata di Frida e passeggiate sembra molto simile a quella che aiutato anche me a dimenticare per un attimo le mie difficoltà, seppur piccole e non paragonabili. Stesso effetto balsamo. Sei circondata di amore, sei fortissima. Non farti domande e vai avanti, sarà un viaggio splendido. Mille baci
Nel 2011 prima il 25 marzo e poi il 2 novembre mi dissero che non c'era più battito.. due gravidanze a distanza di pochi mesi l'una dall'altra e per entrambe la stessa fine... Il dolore immenso che si prova in quel momento non lo si riesce a esprimere e quello che resta dentro ad una madre è un vuoto che risucchia... A marzo 2012 sono nuovamente rimasta incinta e alla fine a novembre è nato il mio cucciolo... Ti abbraccio forte
RispondiEliminaNeferhetep
soltanto un grande abbraccio e tutto il mio amore. e un invito a Genova, se vuoi. Frida arriva qua, il prossimo mese. Settembre a Genova è un mese bello. Emanuela
RispondiEliminaMi spiace apprenderne . Mi sono persa i post precedenti perchè fra un trasloco e cose varie quegli attimi che aprivo il pc per leggere, mi affidavo alla sidebar del blog e vedevo da tanto solo quello di aprile come tuo ultimo post.
RispondiEliminaMa sono contenta che stai affrontando nella maniera migliore quest'esperienza...ho sempre pensato che i bimbi andati via prematuramente poi ritornino... è solo questione di tempo,hai ragione.
Ti abbraccio e scusa , se puoi,l'assenza in un momento così.
Non mollare Mai,credici sempre e vedrai un giorno non lontanissimo,un esserino crescera in te e poi arrivera il giorno che farete conoscenza per la prima volta e allora questi giorni bruttissimi svaniranno. Un abbraccio.Sabine
RispondiEliminaCara Edera, oggi mi sono collegata al tuo sito e con rammarico e tristezza ho appreso della "notizia". Spero che il tuo dolore pian piano si stia sciogliendo come neve al sole, lasciando affiorare i fiori, i colori che l'amore che hai dentro e che un giorno, ti auguro con tutto il cuore potrai assaporare come mamma.
RispondiEliminaUn abbraccio forte.