Ho amato tantissimo i miei dreadlocks. Ma è giunto il momento di tagliarli. Ieri li ho tagliati, e grazie alle due ragazze che mi hanno aiutata in questo arduo compito, non ho dovuto rasare del tutto la testa, ma li ho sciolti per un pezzo. Con dolore immenso, ma con grande soddisfazione.
Ho riletto il post di Tara, quando si è tagliata i suoi, di dreadlocks. E mi ritrovo perfettamente nelle sue parole:
But I AM FREE now. I recognize the difference, in the way only a previously and ignorantly unfree person could recognize. I’m suddenly free of the past. I’m free of the expectations I’ve accepted in my life (from myself and others). I’m free of the facade, the props I would use to convey Who I Am.
I’m free of the NEED I had to convey Who I Am.
(fonte: http://theorganicsister.com/shaving-my-head/)
E' proprio così. Avere i dreadlocks è stata un'esperienza, ma i dreadlocks non erano la parte più importante di me. Erano quasi una maschera, e un biglietto da visita. Ehi, guardatemi: sono una che ama vivere in montagna, una Selvatica, una fricchettona.
Erano una facciata, che indirizzava subito gli altri a qualcosa che doveva essere l'Idea di me.
Non mi servono più. Non ne ho bisogno!
Io sono questa qui. I miei capelli, leggeri, ricci, la frangetta corta. Non mi servono più i dreadlocks, che legavano comunque parti del mio passato ormai finite, e periodi di cambiamenti ormai conclusi.
From the moment I turned around from checking out my bald head in the reflection of the truck’s window and saw my pile of dreads laying on the ground, I’ve had no attachment to them.
They felt so distant, like looking at a relic of my past…once a part of me, now just a detail in my story.
Maybe it’s because it wasn’t the dreads that I had so much gratitude for, but the experience of them.
(fonte: http://theorganicsister.com/tag/dreadlocks/)
Anche per me è stato così. Non appena ho visto i miei dread sul pavimento, lontanoi, distanti...sono sembrati esattamente quello che dice Tara: prima erano una parte di me, ora sono solo un dettaglio nella mia storia.
Mi sento leggera, libera. Libera di passarmi le dita tra le ciocche, di sentire i capelli che si muovono con il vento.
Tutto quel passato, era giusto, davvero, lasciarlo andare.
Queta è una foto fatta velocemente, per metterla su al posto di quella che, ormai, non mi rappresenta più. Ne seguiranno altre!

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