Vicino a CasaEdera, così vicino che ci andiamo a piedi, portando i nostri cani ben felici di scorrazzare liberi nel bosco, c'è un luogo particolare e magico. Ne ho già parlato, citandolo a volte nei miei post passati.
Qui sul Poggio tutti lo chiamano dall'Eremita; il luogo prende il nome dal vecchio che ha sempre vissuto lì. Quando ero piccola, l'Eremita era ancora vivo. I miei amici mi raccontavano che le loro mamme, magari per una febbre o un'orticaria improvvisa, li portavamo da lui perchè era un guaritore. Ed oltre allo sciroppo per la tosse ed alla tachipirina, una visitina dall'Eremita ed un suo consiglio erano molto, molto preziosi.
Di lui si dice che conosceva il linguaggio delle piante, che curava con le erbe, e che sentiva in anticipo i terremoti. Girava di casa in casa per avvertire che un terremoto stava arrivando, di mettersi al riparo.
E che andava a Messa a piedi, ogni domenica, passando dai boschi ed arrivando fino a Momigno.
Non mi ricordo se, quando ero bambina, io l'abbia visto o meno. Mi sembra di ricordare un anziano signore, dai capelli bianchi, magro e con gli occhi vividi e pungenti come hanno tutti qui in montagna.
Fatto sta che poi è morto, ed è rimasta la sua casa, in una piccola radura in mezzo al bosco. I suoi nipoti coltivano ancora i campi davanti a casa sua, soprattutto con patate. Un anno però mi sono ritrovata in mezzo ad un campo di girasoli; forse era un esperimento di coltivazione, oppure un saluto solare all'Eremita, che la sua terra gli riservava.
La casa sta crollando; ha la porta per metà aperta, ed è possibile affacciarsi dentro. Si vedono delle scale ripide, e sopra una stanza inondata di sole, con una vecchia sedia appoggiata da una parte. Come se fosse stata messa lì per sedersi e godersi i raggi del sole mattutino.
Davanti alla casa fioriscono rigogliose molte piante officinali: Camomilla, Bardana, Cardo Mariano, Verbena, Iperico, Achillea, Menta...
Immagino che queste piante siano state portate lì da lui; e che il Cardo Mariano e la Bardana siano state messe in punti strategici, a protezione di quel luogo magico.
Accanto alla casa c'è un piccolo boschetto di faggi. Entrare lì dentro è come entrare in un tempio: tutto si fa rarefatto e nitido allo stesso tempo. I minuti scorrono più lenti. I pensieri si sciolgono come una zolletta di zucchero nel tè caldo. Ti ritrovi immerso in una luce verde, una luce amica, riempita di pace.
Puoi continuare a camminare e dopo pochi passi, lungo un sentiero costellato di Achillea e Violette in fiore, ri ritrovi davanti alla casa del'Eremita.
Io mi siedo lì davanti, e semplicemente sto. E sento una voce buona, una voce silenziosa, che non parla ma sa cosa dire. Sento che qualcuno, qualcosa lì mi cura. Ci cura.
Non si può spiegare ma solo sentire.
Quel posto è permeato da una luce sacra, da una sapienza antica.
E' come se dicesse che tutto passa e ciò che vogliamo ritorna. Che ciò che guarisce è anche ciò che ci insegna a lasciare andare.
Ieri, mentre eravamo lì, con i nostri cani che correvano tra i fiori, c'è stato un piccolo terremoto nelle vicinanze.
Lo voglio prendere come un saluto dell'Eremita, un suo modo per esserci vicini, per guarire le nostre anime.
Bardana, grandissima e vellutata
il boschetto di Faggi
Preziosi doni
Verbena, piccola e forte
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quanta magia! bellissimo racconto!
RispondiEliminaBellissimo questo post e bellissimo il luogo che descrivi. Sento così vicino tutto questo...è quello che ricerco quando decido che è il momento di prendere e scappare fra il verde, e i boschi delle nostre parti come templi in cui rifugiarsi.
RispondiEliminaMi ricordo di quando mi hai portata a vedere il bosco dell'Eremita, di una chiacchierata particolarmente chiarificatrice, e sarà una coincidenza ma dopo essere state a passeggiare lì insieme è stato facile trovare il coraggio per prendere decisioni importanti...pochi giorni dopo io e l'Orso abbiamo iniziato a cercare casa. Spero ci si torni presto! :*
È vero tesoro! Sicuramente anche la magia di quel luogo a farti prendere la decisione giusta. Si, presto ci torniamo insieme. Ti abbraccio
EliminaGrazie per questa meravigliosa passeggiata in un luogo magico, grazie per questa memoria che lenisce paure. Il bene, l'amore resta, lascia tracce, sempre.
RispondiEliminaChe post favoloso ^^ è davvero una bellissima storia. Beata te che hai occasione di visitare questi magnifici luoghi! Se hai voglia passa da me! ^^ A presto.. Pollysilvia
RispondiEliminaCecilia che post magico..è come poter sentire l'odore del bosco con tutte le sue preziosità , entrare in quella casa polverosa , ma inondata di sole, mentre i nostri cani scorrazzano felici e liberi tra il verde..
RispondiEliminaIo mi fermo qui e divento una tua fogliolina, sperando in un gradito ricambio!
Grazie e un abbraccio forte e silenzioso!
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