domenica, febbraio 05, 2012

Gentilezza

 Madonnina vicino a Casa Edera


Vivere in montagna significa anche confrontarsi con la Natura in tutte le sue forme. In questi giorni ha nevicato molto, io ed il Re delle Fate siamo rimasti bloccati a casa, strade ghiacciate, tempreatura vicina a -10°C. Ogni giorno metto sul tetto della legnaia fiocchi di avena, semi di sesamo e girasole e bricioline di pane per i pettirossi e i merli, che puntualmente vengono a mangiare. Per fortuna. L'altra notte c'era vento, fortissimo, e ho pensato a tutti gli animali del bosco, speriamo che siano protetti nelle loro tane.

La natura è implacabile. E fa davvero freddo, e qua stiamo a corto di legna...l'omino della legna, che vive quassù vicino, non ce la può portare, perchè è tutta sotto la neve. Quindi ieri siamo scesi in cerca di legna. Dopo aver setacciato i luoghi che conoscevamo, e non aver trovato legna disponibile - l'hanno presa tutta stamattina! C'era la fila fuori! - torniamo verso casa. Il Re delle Fate, che non per niente qualche cosa di magico ce lo deve avere ;) , mi dice che troveremo qualche omino, di quelli che stanno su in montagna, dalle nostre parti, che la legna di sicuro ce l'ha.

E come per magia, davvero incontriamo, per caso, un vecchietto sul trattore, lungo la strada. Lo fermiamo, gli chiediamo se ha un pò di legna da venderci. Lui dice di si, certo! se volete ve la porto anche a casa subito! Noi gli diciamo che ne abbiamo bisogno solo di un pò, per questi giorni di freddo, che poi dovrebbero portarcela. E allora il vecchino, che sembra un elfo dei boschi, con gli occhi vispi e lo sguardo buono, ci riempie la macchina di ceppi di acacia, scelti con cura. Ce ne dà almeno un quintale. Gli chiediamo quant'è, e lui non vuole soldi. Nemmeno un euro. Macchè ragazzi, per così poca, ve la regalo! 

La gentilezza di quest'uomo mi ha colpita profondamente. Oggi siamo abituati a pagare tutto, anche cose scadenti. Lui invece ce l'ha regalata, perchè per lui era poca, perchè la gente della montagna è diffidente, è vero ma quando inizi a fare parte anche tu, della montagna, allora ti fanno i favori, ci si aiuta a vicenda. 

E' stato un gesto così desueto, a dimostrare che di brava gente ancora ce n'è, in giro.

La gentilezza è così fuori moda, ormai, che quando la incontri la riconosci quasi come un miracolo, come qualcosa di magico. 

In questi giorni di gran freddo, le autoproduzioni a Casa Edera sono raddoppiate. Latte di soia e poi ricettine con l'okara (stasera ho in programma una torta salata con zucca e okara), pane, e anche biscotti.

Eccoli qua:







Se volete farli anche voi, vi serviranno:

200 g di fiocchi di avena
100 g di farina integrale
150 g di zucchero grezzo di canna
 due manciate di uvetta sultanina
 una manciata di cocco disidratato
una manciata di mandorle macinate
zenzero e cannella in polvere, q.b.
una tazza di olio di semi di girasole spremuto a freddo
150 ml di latte di soia (o di avena, di nocciole, di mandorle)


Impastate tutto, fino ad ottenere un impasto morbido e compatto. Poi divertitevi a fare palline con questa pasta, schiacciandole un pò con le mani, e cuocendole in forno a 180°C per 20 minuti.

Altra comunicazione: ho aperto un piccolo sito per le mie creazioni.

Se volete passare a farmi visita, eccolo qui!




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12 commenti:

  1. Bellissimo post!! e grazie x la ricetta!! :)

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  2. che bello guarda, mi sono commmossa!!!
    qui la gente invece è sempre stressata e di corsa.. in sti giorni che ha nevicato un due giorni sì e uno no, ognuno si liberava la sua macchina e poi si discuteva su a chi toccasse quale pezzo delle parti in comune da spalare, che tristezza :(
    io con l'okara ho due ricettine must che adoro: una è farci gli gnocchi, vengono benissimo e ne fai fuori un po', visto che quando ci si fa il latte se ne ha sempre in quantità industriali X°D
    e l'altra è fare delle specie di felafel, con okara patata lessa e un cucchiaio cumino, mezzo di coriandolo, due foglie di curry, un cucchiaino di sesamo tostato, i semi di due baccelli di cardamomo, mezzo cucchiaino raso di curcuma e un po' di rosmarino, il tutto raffinato al mortaio.. poi mescoli tutto, passi nel pangrattato misto alla farina di mais per polenta e passi 10-15min in forno caldissimo :)

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  3. Che bella storia, dolce Edera!
    E' vero,la gentilezza colpisce il cuore e anche le persone che sanno apprezzare questi piccoli gesti e li condividono, come te....hanno la gentilezza di farci ricordare grandi valori in gesti così semplici!
    Grazie e un bacio lieve come un fiocco di neve :-)
    In bocca al lupo per il tuo nuovo meraviglioso sito!

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  4. E' vero queste gentilezze inaspettate ti scaldano il cuore e ti fanno capire che non tutto è perduto a questo mondo.....
    anche noi barricati in casa per questo tempo, ci siamo dedicati a tante autoproduzioni, ispirandoci a te!:)

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  5. La storia del vecchietto mi ha gonfiato il cuore. Se lo rivedi abbraccialo da parte mia. :-)

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  6. Sembra una favola :)
    Ora state al calduccio e continua a dar da mangiare agli animaletti fuori , se passi a trovarmi ho un post giusto per loro....

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  7. Succede anche da noi, in campagna. Pensa che, a volte, Cri viene chiamato da qualche vecchina per aggiustare una lampadina fulminata o qualcosa di simile e, siccome lui non vuole farsi pagare per questi lavoretti, loro, in cambio, insistono per dargli frutta, verdura, riso...
    Credo che sia una peculiarità (preziosa) dei piccoli centri - e speriamo che non venga smarrita nel tempo, con le nuove generazioni.
    Quanto alla ricetta, fa davvero al caso mio: ne stavo proprio cercando una adatta per fare biscottini/dolcetti coi fiocchi d'avena. Te la rubo! :)

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  8. Ciao passa da me a ritirare il premio liebster blog

    http://altrocheinsalata.blogspot.com/2012/02/liebster-blog.html

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  9. I vecchietti di montagna sono un po' folletti, l'ho sempre pensato...occhi azzurri e furbi che hanno visto tanto più di noi :)Secondo me la gran differenza è che loro sanno come vivere lentamente, senza mai fretta per niente, meno arrabbiati dei cittadini...hanno sempre avuto meno e gli è sempre sembrato tanto, e quello che hanno lo danno volentieri con un sorriso. Una fetta di torta, un cesto d'insalata...in città è tutto diverso, anche i rapporti fra le persone...pensa che la mia vicina mi telefona per farmi gli auguri di natale invece che suonarmi il campanello. Che bello, goditi il tuo rifugio fra le nevi, quanta magia trasmetti! :)

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  10. Che bella storia! è vero a volte un gesto gentile e disinteressato ci lascia spiazzati, purtroppo oggi non siamo più abituati ai rapporti umani reali!
    Anch'io ho la mia bella fila di mollichine sul terrazzo e adoro vedere gli uccellini che mangiano contenti ;) ( qui in piemonte stamattina -20°)
    ti seguirò volentieri....anche per le tue ricette moooolto interessanti ;)
    ciaoooo
    Paola

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  11. che dolce quest' omino. noi abbiamo legna ancora per un pò. questo freddo ha fatto sì che se ne consumasse tanta. anche qui la notte -8. eppoi ieri il mio amore ha fatto i biscotti, molto simili.. ora invece dovrebbe rinevicare, pazienza!

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  12. Bellissimo il nuovo sito, e il post..
    i sono permessa di nominarti http://passatotralemani.blogspot.com/2012/02/traslochi-awards-e-coming-out.html Un abbraccio!

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