martedì, febbraio 10, 2015
Cura di Sè
Fuori tutto è silenzio. La neve ha ricoperto, un'altra volta, tetti, alberi, strade, camini. Sento solo il ticchettio dell'orologio, la stufa che scoppietta, la teiera che sobbolle.
Domenica si è chiuso un ciclo. Lungo, intenso. Doloroso, ma non nella maniera che ci aspettavamo. Abbiamo cercato di vivere giorno dopo giorno, ricercando un equilibrio. Sono arrivate cose nuove, altre (amate) se ne sono andate. Eppure siamo arrivati fino a qui. Fino ad ora.
Così vicina alla data che doveva essere quella del mio parto, io ho finito l'ultima scatola di pillola. Le avevo prese perchè, dopo l'aborto e con il vaccino contro la rosolia, non potevo rischiare di rimanere incinta.
Ma ecco, i sei mesi che ad agosto mi sembravano lunghissimi, interminabili, si sono sciolti. Piano piano, come sta facendo la neve al sole di stamattina. Gocciolando via, preoccupazioni, ansie, e anche piccole gioie.
Piccoli momenti incantati, dove rinnovo il mio amore per Andrea, il mio re delle Fate, il padre dei miei figli. Oppure, quando come domenica andiamo a fare un giretto in un paese vicino, e trovo l'ultimo libro di Stephen King, che non sapevo nemmeno fosse uscito. Sincronicità, momenti sospesi.
Il giorno di quella tragica ecografia, nel pomeriggio io e Andrea andammo alla Pieve Vecchia, a Prunetta. Un posto magico, una vecchia chiesa che conserva radici misteriose, pagane, potenti. Ci sedemmo lì vicino, stupiti, senza parole. Nel cielo volava un falco, sopra di noi. Volava altissimo, e io mi chiedevo come avrei fatto per tornare così forte, così piena di vita, io che avevo la morte dentro.
Domenica, il giorno in cui ho smesso la pillola, siamo tornati lì. Nella neve, nel silenzio. Purezza intorno a noi. E nel cielo, un falco. Forse lo stesso? Prima era appollaiato su un palo della luce, ci ha guardati un attimo, come per assicurarci che stessimo bene. Poi è volato ancora, nell'aria, con il suo grido roco e acuto, vibrante, nel cielo azzurro d'inverno.
Un ciclo si è chiuso. Da adesso, tutto può succedere.
Stamattina mi sono dedicata al mio altare. L'ho pulito, spolverato, cambiato la disposizione delle pietre. Rinnovato preghiere, desideri, pratiche. Acceso un incenso ed una candela. E ho messo neve fresca in un piccolo contenitore, perchè si sciolga piano piano e mi ricordi che tutto scorre, si trasforma, passa, diventa qualcos'altro.
Prego che il mio desiderio rimanga un desiderio e che non diventi aspettativa. Spero di vivere i prossimi mesi nella pienezza, e non nell'attesa sterile, deprimente. Come è già accaduto.
Che il mio desiderio diventi realtà in maniera spontanea, vitale, dolce. Come la neve che diventa acqua, e goccia, e vapore, e di nuovo pioggia e nutrimento per il seme.
Ho iniziato ad usare i meravigliosi Balsami che vi dicevo la volta scorsa: mi prendo cura di me. Non credo di averlo mai fatto, prima, con questa dedizione e serenità, con questa pace.
Voglio imparare a non disperdere, ad agire solo dove voglio che vada l'energia, ad incanalare la mia potenzialità. Restando aperta...quella è la cosa più importante.
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Accadrà, quando meno te lo aspetti accadrà e avrai un tuffo al cuore così forte e sorriderai dentro e fuori.
RispondiEliminaAmati e arriverà l'amore <3
Blessed be )O(
Il falco lo sa... il tempo è maturo... tutto avverrà con naturalezza e senza ansie... il falco lo sa!
RispondiEliminaUn bacio
Francesca
Hai tanta pienezza che ti attende e questa serenità che provi adesso è la strada più bella per raggiungerla, sorella mia
RispondiEliminaBellissimo il racconto di questo falco, mi sembra uno di quei racconti di miti lontani e antichi, di messaggeri, di fate e forze nascoste, sarebbe bello anche se fosse inventato e invece è vero e questo mi fa sorridere e allarga il cuore per te, per voi :-) ti abbraccio forte, ti penso, sento che tutto andrà bene, forza. Sei una persona meravigliosa, hai tanto da donare, arriverà chi ha bisogno dei tuoi doni, arriverà presto.
RispondiEliminaps: che belle quelle scatolette della Luna, da dove vengono?
sii serena edera,
RispondiEliminasii amore puro e l'energie dell'universo intero si uniranno a te e al re delle fate..
il vostro bambino vi sceglierà.
maya
Ciao Cecilia,
RispondiEliminaho incontrato il tuo blog per caso e ogni tanto ripasso da queste parti. Oggi ti scrivo, perchè mentre ti leggevo mi è toranto alla mente un film molto bello, dolce e complesso "Tutti i santi giorni". Se non lo conosci, te lo consiglio. Un abbraccio virtuale, Mari
Ti ho letta "da là" e ti ho immaginata forte nel silenzio della neve.
RispondiEliminaMi dai un grande insegnamento.
Ti abbraccio