venerdì, marzo 08, 2013

Dimensione Una



Il mio percorso di ricerca artistico continua e si snoda lungo i giorni, grazie alla Via dell'Artista di cui vi parlavo quattro settimane fa. Sono davvero stupita ed incuriosita rispetto a quanti cambiamenti stia producendo in me questo libro, e soprattutto il metodo di ricerca interiore che sto applicando con cura e dedizione.

E mi trovo stupita nel constatare quanto io  riesca a stare bene anche quando sono da sola. Vi spiego: io vivo, come molti di voi sanno, in un piccolissimo paese in montagna. Ci sono 20 Km per arrivare alla città, dove ho amicizie, relazioni, famiglia. Io ed il mio Amore vivamo qui sui monti, ma lui lavora fuori casa, io invece lavoro in casa. Il mio laboratorio Creativo è nella mia casa, e nei boschi che la circondano.
Quindi, molto spesso, nel passare lunghe giornate qui da sola, sentivo una fortissima necessità e bisogno di scendere in città, avere contatti umani, fare vita sociale.
Di riempire il mio tempo con qualsiasi cosa che mi distraesse dal fatto di essere da sola.

Sono e rimango una persona socievole, che ama stare con gli altri, fare due chiacchiere, mangiare insieme, eppure...

Eppure so cominciando ad amare queste giornate passate nella dedizione al mio lavoro ed alla mia ricerca artistica (che a volte si compenetrano). Mi dico che dovrei sentirmi sola, fuori c'è pure brutto tempo, c'è la nebbia e piove da due giorni ininterrottamente.
Una situazione davvero noiosa, e anche abbastanza pesante, se raccontata così. Come me la sono sempre raccontata, in effetti.
Invece, imparando a stare, a stare concentrata, scopro con immenso stupore che non mi sento sola. Affatto.

Ci sono gli uccellini che vengono a mangiare sul tetto della legnaia. I nostri due cani che sonnecchiano. La stufa accesa che crepita. Il tè che bolle nella teiera di latta, sul fuoco. Due candele accese sul mio altare. Un piccola tea light qui sul tavolo, che brilla dentro ad un piattino bianco che ho fatto in questi giorni, modellando del Das.

Poi ci sono io. Io e tutto quello che faccio, io e la mia ricerca. I miei filati, i miei colori, il mio sapone.
Le passeggiate da sola per i boschi, in completo e ricettivo ascolto. I tesori che trovo, e che possono diventare, anche loro, piccole installazioni artistiche.

Ed ancora,indispensabili, ci sono le relazioni reali. Il mio Amore, che tesse insieme a me le nostre giornate, con fili dai mille colori. Ci sono le amiche, che vicine o lontane mi sostengono, mi ascoltano e prendono il tè con me, mi preparano torte alle mele fantastiche, dopo due ore che stiamo a chiacchierare ancora abbiamo da dirci mille cose, e le mie amiche che hanno figli e figlie bellissimi e piccini e grandi, le mie amiche che anche se non ci vediamo per mesi poi tutto è come se ci fossimo salutate il giorno prima.

Le relazioni vere, quelle che si nutrono di sguardi, voci, sorrisi, contatti.E anche di contatti via internet, perchè no, ma con persone reali, che conosciamo, che ci conoscono. E non immagini vuote, figurine di Facebook.

Ho finalmente capito che anche se le relazioni non vengono vissute continuamente, che anche se non si è sempre connesse, ecco che allora c'è spazio per nuovi germogli. Per ascoltare se stesse. Per accudire e nutrire quel piccolo artista che è in noi.

Siamo sempre occupati nel fare qualche cosa: parlare, leggere, ascoltare la radio o pensare a quello che si farà in seguito, tenendo la mente sempre chiusa in castigo, costringendola ad occuparsi, ogni giorno, di qualche semplice facceda di scarsa importanza. (Brenda Ueland)

Inverno Insonne

sensazione bianca e fredda di quasi primavera

foto scattate durante una passeggiata in Dimensione Uno
Io e il Bosco.

Soundtrack: Orbisonia - The Orb











11 commenti:

  1. Amo stare da sola e concentrarmi nel lavoro o in cose che mi piacciono. Il tempo vola via. Non sono mai riuscita a capire chi ha sempre bisogno di contatti e non regge lo stare da solo… Nel tuo caso però (in veste di amica lontana che ogni tanto si fa vedere!) mi viene da pensare che per troppo tempo hai avuto una sorta di chiavistello all'uscita di tanta creatività. Ne usciva un pochino dal buco della serratura, ma proprio poca rispetto a quella di cui sei capace. Forse delle volte ci mettiamo questi lucchetti per chiudere dentro quello che ci rende diversi dagli altri, per assomigliare di più, integrarsi, essere parte di qualcosa. Spalancare le porte è una condizione possibile solo quando raggiungi la sicurezza che gli altri a cui tieni ti ameranno sempre, comunque, qualsiasi cosa farai, qualsiasi strada prenderai. A noi, anzi, piaci molto di più così che nella passata versione 'solo erborista' o 'solo artigiana' :)

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    1. Io sono proprio fortunata ad avere una amica saggia come te, cara Grace...che anche se lontana sei preziosa e presente. E tra poco ci vediamo, evviva!

      Hai perfettamente ragione quando dici che per molto tempo ho tenuto molte cose dentro, forse per assomigliare a quell'idea di me che i ero costruita con tanta tenacia. e invece mi scopro diversa, non so se migliore, ma sicuramente più autentica.

      Ti abbraccio :*

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  2. E' sempre bello leggere i tuoi post... Sempre grandi ispirazioni.
    Le foto mi piacciono molto e questo libro mi incuriosisce davvero.
    Ciao:)

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    1. Grazie mille carissima. Il libro è davvero ispirante, e allo stesso tempo anche faticoso, per tutto l'impegno che richiede, e per i cambiamenti che mette in atto. Ma davvero molto, molto efficace!

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  3. Grazie Cecilia per questo post che trovo meraviglioso :)
    E complimenti per le fotografie :)

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    1. Grazie a te per i commenti e la condivisione. Mi fa sempre tanto piacere che le mie cose siano apprezzate, e che possano offrire spunti di riflessione :)

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  4. Le foto, così essenziali, sono bellissime!
    Ho sempre difeso quei piccoli momenti di solitudine che sono tanto preziosi anche se me ne accorgo solo quando mi mancano. Sarà perché sono figlia unica e sono sempre stata abituata ad avere il mio spazio, ma capisco quel che dici: amo stare con la gente ma ogni tanto, anche per poco, ho bisogno del vuoto attorno, pure per pochissimo. Quando ne sono privata mi sento soffocare, proprio come quando resto da sola troppo a lungo.
    Le tue giornate sembrano costruite in un meraviglioso equilibrio per essere felice, ti aspetto in città col mio caffé lungo ogni volta che vorrai un po' di compagnia, cara Ceci...mi piace molto chiacchierare a ruota libera con te :)

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    1. Cara NatadiMarzo, la torta buonissima alle mele a cui mi riferisco nel post è la tua :) anche a me piace tanto stare a chiaccherare con te. Ed il tuo caffè lungo è buonissimo! A presto tesoro :***

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    2. .....sospettavo, mi fa piacere :) :**

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  5. È sempre un piacere leggerti, ora mi hai trasmesso la voglia del journal art...ma mi sto limitando a fare dei poster con le foto dei miei bimbi creando dei piccoli ricordi da appendere...
    Le tue fotografie sono bellissime, la mia passione per la fotografia si è un po' spenta, forse non ho ancora trovato la macchina giusta per me, ora mi limito ad usare l'iphone del marito ^-^ ma mi piace fotografare sopratutto la natura, gli animali, fili d'erba...ecc...
    Un abbraccio
    Marta

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  6. Quel libro mi incuriosisce sempre di più!!! DEVO averlo!!!

    Io non faccio testo, adoro la solitudine - a volte fin troppo! Ed è la cosa che forse mi manca di più in questo momento...
    Ma è davvero bello vederti sperimentare così tanto te stessa ed osservare le magie che escono dalle tue mani e dai tuoi pensieri. Credo proprio che tu sia sulla strada migliore per te!!!!

    Un abbraccio grande grande

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