Dal 2007 vivo nella casa nel bosco, e quindi sono cinque anni interi che vivo senza tivvù. ma anche prima, a Bologna, la tivvù nella nostra casa scalcinata di studenti erboristi si era rotta, e non l'avevamo aggiustata, che c'erano da studiare formule chimiche e da fare esperimenti botanici sul balcone di città.
Posso dire quindi di essere totalmente disintossicata dalla televisione:al punto che, quando mi capita di vederla dalla mia nonna o a casa di amici, rimango stordita dalla velocità delle immagini, dei concetti, dellapubblicità. Quasi non capisco. Che sembro scema a dire così, ma vi giuro, è così che mi sento quando mi metto a guardare la tivvù.
Ho notato però che in quesi ultimi anni la Televisiòn, come dice Monni in quel suo bellissimo monologo su televisione e teatro, è parecchio cambiata. E' arrivato il Digitale Terrestre, che non ho capito bene cosa sia. Poi ci sono tutti i pacchetti: Premium, Cinema, Donne, Sky...insomma,non mi è molto chiaro, ma a quanto ho capito la televisione oggi ognuno se la fa un pò come gli piace. Si scelgono i pacchetti, i programmi...e si pagano, a quanto ho capito.
Così ognuno ha la sua tivvù personalizzata, come gli annunci che si trovano a margine delle pagine sponsorizzate in internet. Ognuno guarda quello che vuole, e anzi, è spinto a guardarlo e a non staccarsi dal divano o dalla poltrona perchè se l'è pure pagato, il pacchetto speciale.
E ognuno, immagino, si guarda quello che preferisce, o meglio, quello che può scegliere dal pacchetto repconfezionato. Ci sono i telefilm per gli intellettuali, ci sono i film d'essai, ci sono i canali dedicati ai wedding planner, e quelli per le partite: c'è il canale dei realitisciò, il canale della cucina...
che detto così sembra quasi una cosa utile.
A me invece, che conservo un ricordo ormai abbastanza polveroso di questo elettrodomestico, questa cosa spaventa un pò. Io ero rimasta alla programmazion unica: stasera è lunedì e c'è Chi l'Ha Visto, oppure che ne so, e Giovedì e c'è il film su Rete4, e così via. Di solito non c'era quasi mai niente: però che gioia, quando si trovava il film che ci piaceva tanto alla tivvù! Magari lo potevamo noleggiare, ma il fatto di trovare fortuitamente il film che ci piaceva tanto, o che volevamo rivedere, o che ci incuriosiva lì alla tivvù, ed essere in quel momento in quel luogo e poterselo gustare...era una sorta di magia. e anche di Appuntamento: stasera c'è Willy Wonka, dicevo alla mia cugina che viveva (e anche ora, mannaggia, vive là, e quanto mi piacerebbe essere più vicine) in Veneto, venite presto che così lo guardiamo insieme!
Insomma, c'era una ritualità e una quasi tradizione che con questi pacchettini qua mi pare si sia persa.
E poi, la vecchia tivvù era davvero democratica: guardavi quello che c'era, punto e basta. Per tutti era la stessa. E non c'erano pacchetti a pagamento, che se hai soldi da spendere te li puoi permettere e sennò guardi la tivvù digitale che ormai non c'è più niente perchè è tutto nei pacchetti a pagamento, e soprattutto c'era più libertà.
Si, in quella programmazione rigida io ci vedo molta più libertà delle mille possibilità a pagamento e non di oggi: perchè avevi la libertà di spegnere la tivvù dicendo oh, ma possibile che non ci sia mai niente? o che quando c'è qualcosa io non ci sono? e andare a fare una passeggiata nel tuo quartiere, o andare a trovare un'amica, o leggere un libro, imparare a fare l'uncinetto, etcetera etcetera.
Adesso invece mi pare che la tivvù obblighi a scegliere tra mille possibilità ma tutte inerenti alla tivvù: come a dire, vedrai che con qualcosa ti accalappio. Sarai tu a decidere cosa vedere, così io posso tenerti qui a fissare lo scatolone.
Si, mi sembra proprio che funzioni così. Ma magari mi sbaglio, eh, che sono rimasta un pò indietro.
Termino questo post facendovi vedere il mobiletto che ho recuperato dalla spazzatura: l'ho pulito, tintodi bianco, ed è perfetto per la macchina da cucire sopra, e per contenere le stoffe, sotto.
Io ho la macchina da cucire al posto della tivvù!

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