Margheritine a Casa Edera
Dovrebbe essere facile, vivere in maniera naturale. Ritrovare la nostra natura di essere umano, singolare e plurale, maschile e femminile, in connessione con albero, cane, mucca, roccia, mare, vento che la sera ti scompiglia leggermente i capelli, aria fresca la mattina presto.
Siamo fatti per mangiare bene, respirare bene, fare attività fisica.Ho da poco ricominciato a fare attività fisica ogni giorno: il mio corpo chiede di più, sta bene quando cammino a passo svelto nel bosco, portando fuori i cani, respirando aria pulita. Sento i muscoli tendersi, piegarsi e poi tendersi di nuovo.Il cuore battere più forte. Lo sguardo più nitido. Solo con una passeggiata ogni mattina!
Eppure, ho dovuto forzarmi, i primi tempi. Ad alzarmi presto (anche se l'uomo è fatto per svegliarsi con il sole, basti pensare ai ritmi circadiani), ad andare a letto prestissimo (quasi sentendomi in colpa per non partecipare più alla high life cittadina), a smettere di fumare. Ebbene si,ho smesso di fumare, ma non voglio farne troppa pubblicità: anche qui, una cosa così semplice, come respirare aria pulita in ogni nostro respiro, è una cosa rara. Anzi, sembra assai più naturale fumare, e quando dici che non fumi le persone fanno tanto d'occhi.
La vita semplice, naturale, frugale, adatta ad ogni uomo e ad ogni donna, è come l'opera d'arte di Michelangelo, che era già nella pietra prima ancora che il maestro la scolpisse: lui si limitava a togliere il superfluo.
Quando togli il superfluo ti rendi conto di come sia ricco vivere a contatto con la Natura, intesa sia come ambiente che come tuo stesso Essere.
Dobbiamo fare una grande fatica, però, per togliere tutti gli orpelli che la nostra società ci offre: cibi zuccherati all'inversomile o ripieni di aria, lavori sedentari, creati ormai solo per chi sa premere dei pulsanti al pc, sigarette da cui aspirare fumi tossici, alcoolici velenosi, ore piccole, aperi-cena, altre sostanze, essere toghi, essere quelli che escono e poi fanno tardi, darsi un tono, e sopratutto non comportarsi da vecchi.
Anche perchè se si continua così vecchi non lo si diventa proprio.
Pensavo questo nella mia sera semplice e frugale, sotto alla Quercia nostra vicina di casa. Il tramonto è uno spettacolo bellissimo, teli di seta stesi ad asciugare sulle nuvole, arancione fuso con il violetto e l'indaco. Io raccolgo piccoli stecchi di legno per accendere la stufa, ringraziando madre Terra per la sua abbondanza. In effetti, se ti devi raccogliere ciò che poi userai, come le verdure dall'orto, o il legno dal bosco, tendi a sprecarne di meno. A percepirne la sacralità.
In fondo non ci è richiesto di fare niente: solo tornare a vivere come quando eravamo bambini, incantati e in-cantanti.
Innocent forever/sleeping children in their blue soft rooms still dream. (R. Smith)

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