sabato, dicembre 10, 2011

Buy local!

Questi sono giorni di mercatini. Ci si avvicina a Yule, al Natale, e con la mia  bancarella faccio (anzi, facciamo, perchè il Re delle Fate mi accompagna in queste piccole avventure) mercatini qua e là, nei dintorni.
Fare mercatini è un'esperienza davvero sui generis. Si diventa amici degli altri bancarellari, come per una legge non scritta: invece della competizione, molto spesso si trova sinergia e aiuto.
Lavorare in un negozio è molto diverso: sei, la maggior parte del tempo, da sola,  e anche se sei al calduccio ti annoi, non parli con nessuno, stai lì un pò come in una serra.

Al mercatino invece d'inverno fa freddo, e d'estate fa caldo: però c'è sempre qualcosa da fare, qualcuno con cui chiacchierare, da rimettere a posto il banco, iniziare un lavoretto all'uncinetto, chiacchierare con una vecchina che passa, andare a fare un giretto e perdersi nelle meraviglie realizzate dagli altri artigiani.

A me piace fare questo tipo di mercatino, il mercatino Artistico-Artigianale:è l'ambiente ideale per le mie creazioni. Poi faccio i mercatini biologici, quelli che si chiamano sciccosamente Farmer's Market: e lì integriamo la spesa che facciamo al Gruppo d'Acquisto, prendendo il caffè, la cioccolata, la frutta secca, i biscotti vegan...

Io ormai vado al supermercato solo se sono obbligata: mi mette ansia, girare con il carrello più grande di me almeno tre volte,  per corridoi stracolmi di generi alimentari per lo più identici: la fila dedicata allo yogurt, per esempio, è impressionante: ma quanti ce ne sono?

Noi acquistiamo una volta alla settimana una cassetta di verdure miste grazie al nostro Gruppo di Acquisto, e una volta ogni tre mesi pasta, legumi secchi e marmellate. Il supermercato mi serve solo per la carta igienica ;)

Non è difficile, basta solo abituarsi: anche nella vostra città ci sarà sicuramente un GAS al quale fare riferimento, e magari potete iniziare ad acquistare qualcosa, tanto per vedere come vi trovate...

Giovedì eravamo a fare un mercatino, piccolino, lungo la strada provinciale del paese. Di fronte al nostro banco, una vista mozzafiato delle colline di Vinci, le dolci colline toscane. E nonostante il freddino, la musichetta commerciale del clown che faceva animazione per i bambini, le cornamuse un pò stonate...il Re delle Fate dice sono queste le cose che appagano, pensa che bello sarà al tramonto, ed è stato davvero bellissimo, il Sole si è inzuppato nelle nuvole color indaco come un biscotto nel caffellatte del mattino, con un suono dolce e morbido.

Allo smontaggio, la macchina non ripartiva più: batteria scarica. Abbiamo allertato tutto il paesino, i ragazzi del bar ristorante hanno spinto la macchina giù per una discesa, poi un signore gentilissimo è andato a casa a prendere i cavi, e addirittura ci hanno trovato una batteria funzionante per ricaricare la mia.

E' così ai mercatini, non sei mai da sola :)

3 commenti:

  1. Anche a me fare la spesa al supermercato mette ansia, da sempre. Ora come ora quando dico che ci vado una o al massimo due volte al mese le persone rimangono davvero stupite.

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  2. Mi piace perdermi tra le tue righe fatate e lasciarmi ispirare :)

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  3. Che bello!Mi fai sempre incantare quando leggo i tuoi post.
    Qui non ci sono gas ma molti contadini che fanno piccoli banchetti qui e la coi pochi prodotti che hanno coltivato e noi ormai i fruttivendoli e supermercati per questa roba non li frequentiamo più. Hanno tutto buonissimo, fresco e che ha il vero sapore delle cose..
    Un bacio Ederina!

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