mercoledì, novembre 30, 2011

fare da sè

Lo dicono sempre le nonne, e la mia non fa eccezione. Fai da te, che fai prima! E' vero. Fai prima, fai meglio. Sai quello che metti dentro a ciò che fai. Lo fai con amore. E quindi viene meglio :)

Ieri sera ho fatto il Formaggio vegan ai Semi di Lino, seguendo la ricetta della cara ErbaViola. E' venuto benissimo, buono, una specie di ricottina. E la spesa è stata irrisoria: ho usato del latte di soia non autoprodotto, quindi il prezzo di quel latte lì. Usando latte di soia autoprodotto, praticamente credo che venga a costare il tutto meno di un euro.

Ho fatto anche esperimenti per cercare di creare la Mozzarella Veg che però fonda anche, e non ci sono ancora riuscita...e prossimamente voglio fare il seitan, seguendo la ricetta di Veggie.

In fondo, non ci vuole tanto per autoprodursi quello che ci serve. Basta organizzare il proprio tempo, e chiunque può iniziare una piccola e rivoluzionaria autoproduzione, che può diventare ogni giorno sempre più importante.

Allora, mi chiedo, perchè molti non lo fanno? Perchè si preferisce andare a comprare la cosa già fatta, già spiattellata, impacchettata, packacinghizzata, fatta molto spesso da una macchina?

Dicono: è più comodo.
Ma anche questo bisogna vedere: andare al supermercato, districarsi tra posti parcheggio fuori e posto vitale all'interno, fare la coda alla cassa, caricare la spesa, scaricare la spesa, mettere tutto a posto...quanto tempo ci vuole?
Quello che serve per fare il seitan, per esempio.

Allora dicono: non ho tempo.
Mmmmmh. Cosa fanno queste persone, spesso, nel loro tempo libero? Si spappardellano sul divano e guardano Sky, o qualche altra roba spegni-meningi. Io amo guardare i film, non fraintendetemi. Ma è UNA delle cose che mi piace fare. Non l'unica. Non indispensabile. E soprattutto, possibile ANCHE SE per mezz'oretta prima del film impasto il pane per la settimana.

Dicono: non mi riesce. Tu sei brava, a me mica riuscirebbe mai.
Ma anche a me non riusciva! Mi sono messa lì, ho imparato, e sperimentato che si può fare, è facile e divertente.

Quindi. Credo che sia semplicemente un'abitudine, quella del non-fare, del comprare.
Un'abitudine che spesso è indotta dalla societàdei consumi. Una compulsione quasi, un risparmio energetico. Compro e non penso. Non faccio, così ho tempo di non-fare qualcosa davanti alla tv/pc/iphone etcetera.

Quando invece il tempo in cui si crea, si produce, si fa, è tempo acquistato, tempo libero, Libero davvero,  estratto da questa logica del produci-consuma-crepa.

L'unica rivoluzione possibile, perchè parte da noi, cambia qualcosa dentro di noi, e di conseguenza, anche fuori!



Pianta delle Fate vicino a Casa Edera

5 commenti:

  1. Carissima, sono completissimamente d'accordo con te!
    Anch'io cerco sempre di più la LIBERTA'!
    Liberarsi da questo schiavismo indotto non è difficile, ci vuole solo VOLONTA'...c'è chi ce l'ha e chi no (e qui non andiamo a sindacare)e beh...CONSAPEVOLEZZA!

    Anch'io autoproduco più che posso, il mio motto è proprio FAI DA TE CHE FAI PRIMA, da sempre, proprio come le nonne :)!

    Personalmente non sento la mancanza del formaggio, quelli veg mi lasciano un po' perplessa come sapore, inoltre sono allergica al lievito (usato spesso come insaporitore)...però m'incuriosisce da tempo provare a fare la mozzarella veg :)

    Un abbraccio.

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  2. Vero... sai qual è il problema? Ci manca l'esempio. Almeno per me è stato così. Ho vissuto lontano dalle mie nonne (uno dei più grandi rimpianti della mia vita) quindi non le ho quasi mai viste "in azione". E in casa mia tutto (o quasi) si compra già fatto. Temo che in tante case succeda lo stesso.
    Serve la forza, e forse anche il coraggio, di voltare le spalle agli schemi nei quali siamo cresciute. Quello che è certo è che ne vale la pena! :)

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  3. Ma lo sai che paradossalmente è proprio la mancanza di tempo che mi ha fatto venire la curiosità di provare a fare certe cose da me?

    Di tempo ne ho poco davvero, tante ore sui libri tutti i giorni non lasciano molto spazio ad altro, ma quel poco tempo libero che resta mi sembra doveroso spenderlo bene, è proprio una necessità…stare completamente passiva davanti alla tv non è il massimo! Voglio fare qualcosa di divertente e rilassante ma per cui devo essere anche recettiva, e alla fine vedere fatto e pronto qualcosa fra le mani… così sono felice e molto appagata… Bello, sì sì! :)

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  4. Hai proprio ragione, e sono d'accordissimo: fare quello che ti occorre è molto più bello che comprarlo. Non sminuire l'efficacia del tuo "attacco" a chi compra permettendoti di giudicare la qualità del tempo libero così acquisito. Alcuni di questi si esercitano per poi suonare bene cose belle per tutti, o scrivono cose che ci emozioneranno, o nuotano perchè gli piace nuotare, o lavorano come volontari in un circolo ARCI, ecc ecc. E' probabile che trovare il tempo per fare cappelli di lana infeltrita impoverirebbe la qualità della loro vita.
    Comprare il pane (ricorda: i fornai sono artigiani) non corrisponde ad essere teledipendenti.
    Quando la tua macchina fa un rumore strano la porti dal meccanico e gli chiedi quanto gli devi senza nemmeno voler capire bene come mai non funzionava più: ignorando come si ripara un'auto, hai più tempo per fare il pane. E mentre lui te la aggiusta, qualcuno cuocerà un pane per lui.

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