martedì, aprile 07, 2015

Essere pronti, è tutto.










A me, lo sapete, piace essere onesta. E anche trattare argomenti che la maggior parte delle persone non trattano apertamente: perchè troppo intimi, o troppo delicati. Credo che condividere certi pensieri e certe sensazioni sia utile: sia per me, che riesco, scrivendone, a focalizzarli meglio; sia, spero, per qualcuno che mi legga e si rispecchi in quello che scrivo. 

Dicevo: a me piace essere onesta. E, a dirla tutta, mi sono davvero stancata. 
Mi sono stancata dell'eterna altalena umorale mensile: pre-ovulazione e ovulazione ricca di speranze, positiva, vedrai questo è il mese giusto; pre-mestruazione e mestruazione a poco a poco sempre più disillusa, aumenta il tempo passato su internet a scovare fantasintomi, e poi, inevitabile, la delusione.

Arriva il ciclo, e si, mi sento potente e Sciamana e connessa con il ciclo Lunare, ma sono anche di pessimo umore. 

In quasi due anni di Ricerca ho sofferto, ho pianto, ho atteso invano; sono rimasta incinta, ho avuto paura, il mio mondo si è trasformato; ho perso il mio bambino; mi sono faticosamente rialzata e sono passata attraverso vaccini, esami, pillola anticoncezionale; adesso non posso e non voglio ricominciare tutto da capo, soffrire come ho già sofferto all'inizio di questa ricerca.

Sono stanca. Sono stanca e sfinita. E, ve lo dico proprio di cuore, ho voglia di mollare.

Ah! Che liberazione! Mollo il desiderio. Mollo l'aspettativa. Mollo il pensiero dell'ovulazione, la fertilità, il sentirmi pronta ad essere madre.

Prendo una lunga vacanza da me stessa: dalla parte di me che si ossessiona, che pensa continuamente, che calcola e controlla. Relax and have a drink: non ne posso più di quella Me.

Capisco Frida Khalo e le sue due Frida: anche io ho una parte di Me fragile, spezzata, che si perde in un bicchiere d'acqua, che vuole controllare, che vuole decidere.
La Me che tira indietro, verso dinamiche conosciute e remote, verso qualcosa che non si risolve. 

Le cose vive non si controllano, al massimo si indirizzano, mi ha detto quel saggio uomo che ho la fortuna di avere accanto.
Che verità. Se vivessimo la nostra vita, tutta, come se fosse un incantesimo, non dovremmo soffermarci su alcuna cosa in maniera ossessiva.

Si dice che, una volta fatto un incanto, non ci si debba più pensare. Per permettere all'energia di andare dove la abbiamo indirizzata, senza influenzarla con le nostre stesse aspettative.

La vita andrebbe vissuta così: assaporandola, lasciandosi trasportare, senza troppo attaccamento Indirizzando i nostri desideri, ma poi lasciandoli lavorare da soli.
Voglio che l'energia vada dove vuole andare. Il mio desiderio è diventato una catena, che mi logora e mi lacera.
Basta!

Non lo voglio più. Disconosco tutto l'attaccamento che ho avuto per questo desiderio. Abbandono gli stick ovulatori, il termometro ed il controllo del muco. Ben vengano i sogni, i massaggi al mio ventre con i miei unguenti magici, le corone di fiori intrecciate sotto il sole.

Addio calendario! Addio conto dei giorni fertili e infertili, delle ore di sopravvivenza degli spermatozoi e del chissà se questo è muco ovulatorio.
Ben arrivata fede nella casualità, connessione con l'Universo, ascolto dei segnali.

Benvenuto pensiero laterale, compagno fedele del mio gioco preferito: i rebus, che sono immagini e simboli scomposti che in un attimo di illuminazione assumono il loro reale significato.

Ah, si! Benvenuti pomeriggi passati a progettare, scrivere, fotografare! A raccogliere erbe e fiori, ed a sciogliere olii profumati per farne creme e unguenti. Addio ore di ricerca su Google, digitando seno gonfio e morbido 12 po oppure muco trasparente oppure no sintomo gravidanza! Addio tempo perduto in paranoie polverose, minuti sgocciolati via insieme alle lacrime, corde strette da deduzioni logiche, dalle quali è impossibile uscire.

Basta.
Io mollo.
Faccio un viaggio lontano da me stessa, lascio spazio. 

Forse sono fuori dai giochi: chi voleva un figlio lo ha, almeno intorno a me. Amiche che hanno iniziato con me la Ricerca, adesso hanno bimbi meravigliosi di un anno o più; c'è già chi ne ha due; chi manda i figli all'asilo.
Io sono qui e finora sono stata qui a calcolare, a desiderare, a struggermi.

Sai cosa? Che mi sono davvero stancata.
Proverò a volgere lo sguardo altrove: fuori di me, nel mondo, nelle piccole cose che amo tanto.

Voglio abbandonare questo desiderio ma non chiudere la porta alla Possibilità.

Ehi, Universo: voglio diventare mamma. Voglio avere la pancia rotonda e incinta, vivere una gravidanza serena e un bel parto. Voglio un figlio sano, bello ed intelligente. Io e Andrea siamo pronti.

Come dice Shakesperare, per bocca di Amleto: essere pronti è tutto.

E ora capisco il senso: basta essere pronti. Basta quello.

Universo, io te l'ho detto. Adesso tocca a te.
Non dedicherò PIU' un solo secondo della mia esistenza e del mio tempo a questo pensiero.
Non appena la mia mente vagherà in quella zona, io la distrarrò con una foto, con una paseggiata in Primavera; impasterò il pane e raccoglierò le ortiche per la cena; farò l'amore con il mio uomo, e metterò nuove piantine nell'orto. Scriverò per i miei progetti, imparerò a mescolare le erbe per farne incensi e disegnerò scialli con il mio uncinetto.




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6 commenti:

  1. Evviva Cecilia, fai benissimo a "mollare" l'ossessione per questa ricerca che stava diventando un incubo! Vedrai che senza termometri, conta dei giorni, calcoli e calcolini vivrai molto meglio, sarai più rilassata e serena e chissà... magari...
    Che ci fai con la Cardamine Hirsuta?
    Un abbraccio
    Francesca

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    1. Ciao Francesca! Le foglioline in insalata, le adoro, e i fiori li ho conservati sotto aceto. Buonissimi :)

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  2. Anch'io ho provato queste sensazioni...peccato che dopo un pò, come gramigna, si ripresentava il desiderio ed io ci cascavo dentro... nella delusione, nello scoraggiamento....ti auguro leggerezza, purezza, vivacità...così come la percepisco dalle bellissime foto che pubblichi! Buona giornata

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  3. Ciao! Mi dispiace sapere che sei così sconfortata. Condivido con te l'idea di abbandonare le "ossessioni", sentirsi liberi può aiutare.
    Immagino tu abbia fatto già molte visite ed ecografie e parlato con vari medici. Tutti ti hanno escluso la possibilità che tu soffra di endometriosi? Spesso, come temo sarà nel mio caso, può ostacolare una gravidanza. Non tutti i medici riescono a vedere se è presente la malattia con un'eco addominale o transvaginale. La diagnosi certa a me è stata fatto solo svariati anni dopo la comparsa dei sintomi in un centro dedicato a questa patologia a Firenze. Magari avere un parere in più può aiutarti a capire meglio.
    Spero di esserti stata utile.
    Ciao.
    Serena

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    1. Ciao Serena, fortunatamente non soffro di endometriosi. Ho fatto moltissimi controlli sia io che il mio uomo e siamo sani. Infatti posso rimanere incinta...purtroppo la prima gravidanza é andata male. Spero nella seconda :)

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