mercoledì, marzo 11, 2015

Like an hurricane










Spesso da noi tira vento. Viviamo sopra un piccolo poggio, e quando tira vento qui tira molto forte. Per questo non mi sono preoccupata più di tanto, qualche sera fa, quando ho sentito il vento alzarsi.
Poi, verso l'una di notte, è andata via la luce. Anche questo è molto frequente quassù, quindi non mi sono persa d'animo e anzi, poichè non amo dormire con il buio completo, ho aperto le persiane di camera nostra, permettendo alla luce della luna di filtrare.

Solo al mattino mi sono resa conto di quello che era successo. Alberi enormi sradicati. Accasciati a terra come soldati dopo una battaglia violenta. Abeti altissimi, spezzati a metà, letteralmente, come matite. Rami ovunque, foglie, tegole. E, scendendo dal Poggio, tetti scoperchiati, macchine rimaste sotto agli alberi. Muri distrutti, cancelli divelti.

Fino alle dodici non potevamo nemmeno uscire dalla nostra stradina, bloccata in due punti da due alberi caduti. Uno, più precisamente, sulla mia macchina. Ho riparato i danni necessari (il finestrino rotto) e ho lasciato il resto da fare. Andando in giro, in questi giorni, vedo molte automobili ammaccate, accartocciate, senza un vetro, con il cofano rotto...tutte danneggiate da questo uragano.

Perchè, alla fine, abbiamo scoperto che era proprio un uragano: come nel Kansas, come nel mondo di Oz, un piccolo uragano è passato anche da noi.
E per fortuna era piccolo! Ha fatto tantissimi danni, non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se fosse stato più violento.

Noi siamo stati per 5 giorni senza elettricità: abbiamo ricoperto la luce tenue delle candele, il silenzio nella notte illuminata solo dalle stelle, il rumore dei generatori dei vicini, unico suono nelle notti buie.
Niente film, niente PC, niente libri se non letti faticosamente alla luce delle candele. Abbiamo passato qualche serata tranquilla, a chiacchierare ed a riposare, e le altre sere siamo usciti, approfittandone per incontrare cari amici.

Una delle mattine dopo l'uragano ho fatto un giretto, e ho scoperto i primi crochi della stagione: impavidi, piccoli e stellari, sono sbocciati tra i rami spezzati, sotto agli alberi divelti, tra le radici all'aria. Con il loro viola, ribelle e mistico, che nasconde un cuore arancio,  messaggero di buonumore e allegria. Come a ricordarci che il misticismo è reale solo se semplice, e solo se contiene anche la risata;  è questo il messaggio del croco, se lo ascoltiamo bene. Ci ricorda che sacro e profano sono sempre colleagti, che sessualità e spiritualità si fondono insieme e danno vita all'amore, che risveglia tutta la Primavera. Non per niente il croco è il primo fiore che sboccia, piccola fiammella premonitrice della primavera che arriva.

E' doloroso vedere molti degli alberi che conoscevo sin da quando ero bambina sradicati, buttati in aria come fuscelli. Allo stesso tempo, però, non possiamo far altro che accettare ciò che è accaduto, e rimettere insieme i pezzi. Come si fa sempre, dopo un uragano, ce sia reale o che sia metaforico, dentro di noi.

Si riparte dalle piccole cose: un fiore, una stesa di Tarocchi con un'amica, il taglio del sapone all'Iperico la mattina presto, quando fuori c'è il sole.

In questi mesi, piano piano, mi sono risollevata grazie a tutte le piccole cose che fanno parte della vita:  sono state proprio queste cose che mi hanno aiutata a mantenere la rotta, senza impazzire.
E passo dopo passo mi sono ripresa: oggi posso dire di stare bene, di aver superato quasi del tutto quei momenti terribili, di perdita, di smarrimento, di disperazione.

La primavera arriva sempre. E porta nuovi progetti, nuove sensazioni. Ho voglia di mettere le piantine nell'orto, e di tirare fuori i miei vestiti leggeri. Di cucirne altri, di andare a scovare nei mercatini dell'usato qualche abito che mi rispecchi per quella che sono: il mio stile, il mio messaggio. Vestirsi, come dice Milla, è un piccolo atto rivoluzionario che compiamo ogni giorno.

Non posso che essere perfettamente d'accordo.

Fanno parte delle belle scoperte di Marzo il programma OmmWriter, che consiglio a tutti di scaricare se amate scrivere. Non vedo l'ora di scrivere le slide per il mio corso di Fitoalimurgia!

Inoltre, mi hanno contattata per rilasciare una piccola intervista, che troverete domani tra le pagine di Starbene. E' sempre bello poter condividere la mia esperienza, e lanciare semini di autoproduzione. Sicuramente porteranno buoni frutti.

1 commento:

  1. Abbiamo sentito nello stesso modo in questi giorni di vento folle, e questo non mi stupisce perché abbiamo entrambe visto soffrire luoghi che ci stanno a cuore e ci appartengono fin da quando eravamo piccole.
    Ritrovo nelle tue le mie stesse identiche parole di dispiacere e incredulità, e ci ho scritto un post anch'io quasi per non sentirmi sola a piangere per "i miei" alberi.
    Anche da noi crochi e narcisi stanno spuntando ovunque (perfino sul mio tetto!) quasi e ridersela, a dirci "di che vi preoccupate? Tanto la primavera arriverà lo stesso, a noi il vento non ci piega".
    E hai descritto questo messaggio di forza e vita in modo splendido come sempre. Un abbraccio

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