martedì, novembre 04, 2014

-free


Di questi tempi, con le ovaie protette ed a riposo, come dice la mia splendida Gine (si, finalmente ho trovato la Gine che mi corrisponde, che mi appartiene: dopo tutti questi travagliati mesi l'ho trovata. Credo che trovare la Gine giusta sia un pò come innamorarsi) mi sono incuriosita molto per quanto riguarda la comunità e la filosofia childfree.

Anche in Italia è presente questo movimento, composto da persone che per scelta non vogliono figli. Uomini e donne, etero ed omosessuali, decidono che no, figli no, grazie.
Mi sono letta con molto interesse il loro forum: devo dire che, anche se non mi sento assolutamente in linea con la loro filosofia, molte loro riflessioni danno da pensare.

Io desidero un figlio. Lo sapete, ormai è storia trita e ritrita (e sto pensando anche che la prossima gravidanza, cari amici lettori, ve la sorbirete tutta dall'inizio alla fine, test di gravidanza incluso). Molte cose però negli ultimi mesi sono cambiate: sono rimasta incinta, ho perso il bambino, ho trovato un lavoro che mi piace, sto prendendo la pillola (a causa del vaccino per la rosolia che ho fatto un mese fa).

Insomma, anche se non sono una childfree, in questo momento della mia vita sto vivendo come tale.
Ed è vero: ho un lavoro che mi soddisfa e che mi rende più indipendente economicamente; la notte dormo ininterrottamente; posso cucinare a che ora voglio, mangiare quello che voglio, anche una ciotola di pop corn spaparanzata sul divano con il mio amore; possiamo fare l'amore in tranquillità, prendendoci i nostri tempi; possiamo uscire, passare le serate fuori con gli amici, possiamo leggere indisturbati, rilassarci, andare al cinema o a teatro; io posso portare avanti il mio progetto teatrale e continuare con le mie regie (il mio primo spettacolo, debuttato il 30 Ottobre, è andato davvero bene!); posso dedicarmi con calma alle cose che amo fare, come cucinare, impastare il pane, leggere ed approfondire testi sulla magia naturale, sulle erbe, fare esperimenti con cosmetici naturali e fare il sapone (per me, adesso); e la lista potrebbe essere ancora molto lunga.

Mi incuriosisce molto il punto di vista delle non-mamme: delle donne che, per scelta, non hanno voluto figli.

Io, dal canto mio, voglio restare aperta, come dice il mio PsicoMago.Voglio restare aperta e ricettiva, abbandonarmi alla semplice ricezione. Alla ricettività, che non è passività.

Mi scopro a desiderare un figlio, quel bimbo che si è affacciato mesi fa, ma con minor bramosia. Prima, vorrei avere la sicurezza di poter mantenere il mio lavoro, che mi piace e mi soddisfa. Poi, inizio a pensare che una donna è completa e femminile anche se non è madre: la creatività si esperisce in tante forme, non solo in quella materna.

Aspetto, e stavolta davvero, con grande apertura e fiducia. Senza aspettarmi niente, solo desiderando che tutto, per una volta, vada davvero per il meglio.


Piccole Cose


Accorgermi che è fiorita la pianta di Incenso, non me n'ero accorta. Come un piccolo segno che può avermi lasciato il mio nonno

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Pranzare con un Avocado intero, maturo e dolcissimo



Un micio nero, di fronte a CasaEdera, che si è goduto con me gli ultimi raggi di sole autunnale








6 commenti:

  1. bellissimo post... io per ora scelgo di essere solo creativa, per tanti motivi un giorno ne parleremo. Ho un compagno che adoro... Magari un giorno verrò a trovarvi proprio con lui.
    un abbraccio Vale

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  2. Non sai come son felice di leggere queste righe...è tanto bello sentirti serena e soddisfatta! E son felice che tu abbia trovato una brava Gine che ti segua (io mi chiamo fuori!! pietrone! :) )
    Io mi sento decisamente troppo piccola per pensare a queste cose.Bimbi ora proprio no. Farò pratica col tuo se avrai bisogno ;)

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  3. Bello, grazie per le tue condivisioni e i tuoi pensieri sempre arricchenti!

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  4. Ciao Cecilia!
    Ho quasi 50 anni, sono sposata da 22 anni e quando ho conosciuto mio marito ci siamo seduti intorno un tavolo, in un ristorante meraviglioso, a parlare su come desideravamo il nostro futuro insieme.
    Abbiamo pensato di scrivere, ognuno, su un foglio le 3 cose più importanti che ci piaceva fare in futuro.
    Io ho scritto:
    - Viaggiare.
    - Dedicarmi alle mie passioni.
    - Studiare.
    Lui ha scritto:
    - Viaggiare.
    - Stare sempre con te ( con me)
    - Studiare
    Subito dopo questo piccolo elenco ci siamo guardati in faccia e abbiamo detto allo stesso tempo: e NON avere figli.
    Sono grata di aver trovato un compagno di vita che condivide la mia decisione di NON avere figli.
    Sono passati 22 anni è posso assicurarti che non mi sono pentita.
    La responsabilità di portare un "essere umano" al mondo è TROPPO grande e per avere un figlio bisogna essere consapevole di dover "LASCIARE" la propria vita per almeno 7 anni.
    Mia nonna diceva: prima prova ad avere un cactus, se non muore per la mancanza d'acqua allora prendi un pesce, se non ti dimentichi di cambiare l'acqua del acquario allora prendi un cane, se non ti annoia portarlo SEMPRE con te allora e solo allora pensa ad avere un figlio.
    Accudire, essere presente, insegnare, dare esempio NON è una cosa impossibile ma neanche facile.
    Noi siamo felicissimi di essere in DUE.
    E ancora oggi i miei cactus si suicidano per la mancanza d'acqua.
    Questa è la mia esperienza e NON vuol dire che TUTTE devano pensare come me, ma la responsabilità di un figlio è per TUTTA la vita e personalmente credo di non essere in grado.
    Besos
    Cata

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  5. Io ti segnalo un libro dal titolo "Donne senza figli". Per me, "malata" in quel periodo di desiderio di maternità, è stato molto interessante pensare e vedere le cose da un punto di vista molto diverso.
    Ora la mia posizione è molto simile a quella di Catalina, ma ci sono arrivata attraverso un percorso non sempre facile e lineare e a volte spinta da elementi al di sopra della mia volontà.
    Un abbraccio.

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  6. Grazie a tutte, donne meravigliose. Cata, che bello trovarsi così affini...e che bello anche non avere il pungolo della maternità. Devo dire che la brutta esperienza dell'aborto su questo mi ha cambiata. Vivo la cosa con molta più aclma e davvero ho iniziato a capire che è una cosa che nn si controlla...lascerò fare davvero alla Natura, stavolta.

    Ilaria, grazie per il suggerimento: leggerò il libro che dici!

    Un abbraccio a tutte :*

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