Ho sempre trovato molto discutibile la legge che impone di avere un laboratorio a norma, con Asl, controlli, controcontrolli, fogli, bolli, marche da bollo e chi piùne ha più ne metta per produrre cosmetici artigianali.
Diverso è forse il discorso per l'industria, che deve gestire enormi quantità. E che non lavora nel piccolo, nell'artigianale, e molto spesso, che non lavora con prodotti di qualità a causa del costo elevato.
Stesso discorso per chi produce marmellate,conserve,dolci, torte e altre leccornie: anche qua la legislazione italiana purtroppo taglia le gambe a moltio che, in questo periodo di crisi, cercano di tornare ai vecchi mestieri, agli antichi saperi,epr cercare anche di arrivare in fondo al mese.
Io vorrei che ci fossero controlli strettissimi sui prodotti, quello si: analizzate le mie creme, i miei unguenti, la marmellata di questa o il pane di quell'altra. Se non sono a norma, allora avete ragione a multare, chiudere, bandire. Ma non capisco perchè una cucina o un laboratorio a norma di legge dovrebbe essere più pulito, più igienico o più sicuro della cucina di casa mia,o di casa tua.
Ci vogliono controlli sui prodotti finiti, ma trovo davvero inutili i controlli sui luoghi di produzione.
In altri Paesi, si possono fare cosmetici nella propria cucina, e poi venderli.
In Italia no.
Questo è stato un rovello che per molto tempo mi ha accompagnata: nonostante la mia Laurea in Tecniche Erboristiche, le mie competenze e la mia esperienza, non posso produrre e vendere un unguento, un olio, una crema.
Il mio sapone è venduto come decorativo proprio per questo motivo: il sapone per me è Arte, è espressione creativa, e ogni mio sapone è un'opera in sè. Ovviamente se viene usato come prodotto cosmetico non presenta nessun problema, anzi ;) ma burocraticamente è un prodotto decorativo.
Continuando il mio percorso di decrescita, finalmente ho trovato il modo di far girare le mie produzioni cosmetiche: il baratto.
Siamo molto legati all'idea economica dei soldi, e chiaramente anche quelli servono per vivere. Infatti, sapone, candele, erbe e altre creazioni sono tutte in vendita.
Ho deciso però di non rinunciare all'esperienza che ho accumulato, e ai miei studi, solo per questioni burocratiche. Ed il modo giusto per dare i miei cosmetici agli altri è proprio il baratto.
In fondo, una cospicua parte dei guadagni di ognuno di noi viene investita in cibo, vestiti, materie prime. Possiamo bypassare la moneta e scambiarci quello di cui abbiamo bisogno!
Io vi propongo unguenti, creme, olii per il corpo, creme solide, deodoranti, dentifrici e tutto quello che via via mi verràin mente: lo trovate sulla mia pagina facebook nell'album barattiamo?
Se ognuno di noi mette in gioco la sua creatività, la sua arte, e quello che sa fare, forse possiamo davvero affrontare la crisi in maniera costruttiva.
A volte la soluzione è talmente semplice che non ci si pensa quasi :)

Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
Permissions beyond the scope of this license may be available at cecilia.lattari@gmail.com.