mercoledì, marzo 27, 2013

No, non ho detto noia...



Uno dei miei libri preferiti da piccola era Piccole Donne. Credo di averlo letto almeno una ventina di volte: e uno dei passaggi che più amavo era proprio quel pomeriggio in cui le sorelle March si annoiano, hanno del tempo libero e quindi decidono di impiegarlo per non fare niente, o divertirsi. Accade che però si annoiano tutte e quattro, e la lezione della storia è che quando una perona si annoia, allora vuole dire che ha tempo per fare qualcosa di utile. e produttivo. con i senno di adesso, direi anche qualcosa di inutile ma bello; insomma, è comunque segnale che possiamo fare qualcosa, per noi, che ci appaghi, ci dia gioia e spazzi via il grigiore noioso di certi pomeriggi di quasi primavera, con fuori la nebbia e la pioggerellina, e magari la stufa a legna che decide di funzionare poco e/o di far fumo.

L'altro pomeriggio per me è stato proprio così. Dopo aver lavorato sodo ad una partita di saponi che devo consegnare a breve, ecco che mi stavo annoiando. Fuori il grigio brutto tempo che incombeva, dentro poca voglia di fare, fosse pure un disegno.

Allora mi son ricordata di questo passaggio di Piccole Donne, e mi sono messa...ad autoprodurre!

Stavo finendo il detersivo per la lavatrice, di solito me lo faccio in polvere con il mio sapone. Ma avevo comprato tempo fa due panetti di sapone ALGA; quello giallo trasparente, che sembra essere anche naturale.
Ho deciso quindi di scioglierlo, secondo questa ricetta qua. Non avendo tre panetti di sapone ALGA; ho dimezzato le dosi, e ho fatto un litro di detersivo per la lavatrice. Spesa: circa 1,80 euro, calcoland che il sapone costa sui 90 cent.


Poi, visto che avevo tutti gli ingredienti in casa, ho fatto il tofu. La mia ricetta la trovate qui. Credo che o cucinerò insieme ad erbette di campo, magari per un ripieno di cannelloni o di torta salata.

La spesa è stata di 1,70 di latte di soia, per una resa di circa 400 grammi di tofu.



Avevo un altro litro di latte di soia, e anche uno yogurt con i fermenti attivi (per la cronaca, ho usato il soyasun). L'ultimo esperimento di autoproduzione di yogurt di soia non era andato a buon fine, quindi ho deciso di variare le dosi.

Con 700 ml di latte di soia (marca Coop) e 150 gr circa di yogurt di soia Soyasun...sono riuscita a produrre un chilo di yogurt di soia!
Grazie alla yogurtiera che ho ricevuto tramite un baratto in ZeroRelativo :)

E' venuto solido, cremoso, buonissimo!

Nella seconda foto ho inclinato il vasetto, per farvi vedere come è diventato solido.



La spesa per un chilo di yogurt di soia è stata di 1,70 euro di latte di soia, e lo starter dello yogurt che non o quantificare, credo circa 50 centesimi. Quindi 2,20 euro per un chilo di yogurt.

E per finire, mi sono voluta regalare una coccola speciale. Il mio lavoro è quello di formulare saponi, profumi e coccole per gli altri, e ne sono felice; tendo sempre a trascurarmi, e così questa volta ho creato una Crema Corpo per me.

La ricetta però ve la regalo, cosicchè in un momento di noia voi possiate prepararvela, poi farvi un bagno caldo e dopo spalmarla generosamente nutrendo la vostra pelle.

La spesa per questa crema è di non so, in tutto calcolando anche gli olii essenziali, il vasetto e il burro di karitè...diciamo sui 4 euro circa.

Crema Corpo al Cioccolato, Avocado e Arancia Dolce


50 grammi di burro di karitè
30 grammi di olio di Avocado
un cucchiaino di cacao amaro in polvere
20 gocce di olio essenziale di Arancia Dolce

Fate amalgamare a freddo il burro e l'olio. Poi aggiungete il cacao e l'olio essenziale, continunado a mescolare. Invasettate in vasetto di vetro sterilizzato.

Poichè non c'è acqua, la crema si conserva per circa 6 mesi.

E' una crema nutriente, elasticizzante, profumatissima.

Attenzione a non esporsi subito al sole una volta applicata: l'olio essenziale di Arancio è fotosensibilizzante!



Facendo due conti con circa 10 euro ho ottenuto:
un litro di detersivo bio per lavatrice
400 grammi di tofu bio, buonissimo
1 chilo di yogurt di soia bio
un vasetto da 100 ml di crema corpo biologica, fatta con amore

Il tutto realizzato in circa un'oretta, in un pomeriggio piovoso.


Citando la mia amica ErbaViola, l'autoproduzione è la vera rivoluzione!



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lunedì, marzo 25, 2013

Storie in Scatola


Tempo fa qualcuno mi ha chiesto che cosa sarebbero state le Scatole Magiche. In effetti devo dire che la ricerca mi ha portata prima da una parte e poi dall'altra, sballottolata sulle ali della creatività. Il collage mi piace e mi dà grande ispirazione, e quindi, dopo aver ricoperto di ritagli una grossa scatola di cartone, ho capito che quello che avrei dovuto fare era tutt'altro.

Questa cosa delle scatole, scatoline o scrigni che siano, mi accompagna sin dall'infanzia. Ho sempre avute tante scatoline nella mia cameretta, piene zeppe di tesori. Sassolini, conchiglie, pezzettini di vetro. Fiorellini essiccati, ritagli di giornale, fotografie. Scampoli di stoffa, rubati a mia nonna che ha sempre cucito. Bottoni preziosi. E anche crescendo, questa mania delle scatole mi ha sempre accompagnata. Una scatolina per le perline, una per i rocchetti di filo. Una per gli orecchini e una per gli anelli.
E poi, come si fa a buttare le scatoline di latta, anche se sono solo scatole di caramelle? Ne ho ancora una che avevo comprato a Bologna, c'erano dentro caramelline alla mela verde, e ancora la custodisco gelosamente.

Essendomi appassionata alla altered art da poco, ho iniziato a scoprire un mondo bellissimo. Libri che diventano scatole, scatole che diventano storie, storie che diventano teatri di figurine. Insomma, un mondo onirico dove è davvero facile che io mi senta a casa.

Ispirata da bravissime artiste, come AltaLuna (della quale ho la fortuna di possedere una scatolina delle sue), Ceca Georgieva e altre, ho creato anche io la mia prima scatola artistica, o altered box.

Il mio primo lavoro è dedicato alla primavera:

Spring Box
tecnica: altered art
Marzo 2013







"Una storia in una scatola, come una magica scatola dei tesori, o dei ricorsi. Mi sono ispirata ai piccoli forzieri che tutti avevamo, da bambini, dove raccoglievamo le nostre cose più belle.
Io dentro vi racconto una piccola storia, con materiali che provengono dalla Natura, dal bosco, da madre Terra.
Potete utilizzare queste scatoline come oggetti decorativi, perfette per regalare poesie danzanti, immagini da toccare, semi di felicità.
Ogni scatolina è unica e irripetibile.
Materiali: legno, gesso, capsule di Papavero essiccate, sasso.
Dimensioni: 10 cm x 7 cm x 6 cm (chiusa)"

Se volete la potete acquistare sui miei negozio on line, che trovate qui sulla colonna a destra.

Che ve ne pare? Credo sarà la prima di una lunga serie :)




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domenica, marzo 24, 2013

Laboratori e Premi


Di solito non utilizzo questo blog per pubblicizzare i miei laboratori ma, non avendo più una pagina Facebook, voglio dare qui l'annuncio e la spiegazione dei laboratori che terrò nei prossimi mesi presso l'Associazione Grand'Idee, di Agliana (PT).

La presentazione di questi corsi si terrà Mercoledì 27 Marzo alle ore 21,15, presso la sede dell'Associazione.

Presenterò quattro corsi:
 Autoproduzione di Detersivi Naturali,
 Erboristeria Tradizionale e Preparazioni Pratiche,
 Autoproduzione del Sapone Naturale e
Tecniche di realizzazione del Sapone Artistico.

Se siete interessate a partecipare, scrivetemi una mail a cecilia.lattari@gmail.com, o alla mail dell'associazione associazionegrandidee@gmail.com

Ho poi ricevuto due premi, uno da Chandana e uno da MinimalItay.

Grazie mille: per la riassegnazione dei premi, diciamo che lo dò a tutti blog che sono nella mia blogroll qui a destra. Prendetelo pure!

Uno è il liebster award, l'altro il beautiful blogger award.





Ora ci sono i compiti da fare: nel primo caso, rispondere a delle domande, nel secondo raccontare 7 cose di me.

Per quanto riguarda le cose su di me, beh...penso che possiate trovarle qui sul mio blog. Riflettevo che sono quasi 10 anni che sono una blogger, ho iniziato nel 2004. Come sapete, potete trovare il link al mio vecchio blog nella pagina corrispondente.

Non capisco molto questa regola dei premi che vanno in voga tra i blogger: raccontare sei cose di me, definirmi con 10 aggettivi...non lo so, io non ci riesco proprio. E' quasi una questione risalente al Liceo: mi pare davvero di aver da fare i compiti,

E siccome io apprezzo molto chi pensa a me per un premio al mio blog, e questo pensiero mi fa felice, poi non voglio che il compitino da svolgere in qualche modo turbi questo bel pensiero.

Non vi capita anche a voi? Per esempio, se io adesso nominassi 10 blogger, tutte si sentirebbero contente per aver ricevuto il premio, ma anche annoiate, magari, dal fatto di dover rispondere alla domandine o dal dover fare il compito relativo al premio.

Non mi piacciono i compitini, in nessun campo.

Quindi: grazie grazie di cuore per il premio, lo riassegno a tutti i blogger del mio blogroll: che non sono obbligati a fare i compiti, ma che, se vogliono farli, li troveranno nei post che vi ho linkato al nome dei premi stessi.

Un abbraccio a tutti, e buona domenica sera :)



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venerdì, marzo 22, 2013

Ostara!


Abbiamo fatto il pane, come facciamo ogni settimana. Però ieri il mio amore era a casa, e quindi mi ha aiutata ad impastare il pane. Eccolo qui, il nostro mega-pane di Ostara!



E' venuto davvero enorme stavolta. La nostra pasta madre ha due anni, e l'ho regalata anche ad altre panificatrici, che si sono trovate benissimo. Questo pane è di circa un chilo e 300 grammi, fatto con la farina che prendo al mercatino dove vado con i miei saponi.

La passeggiata di Ostara mi ha permesso di fare delle belle foto ai miei amati crochi, che punteggiano le strade del paesino dove viviamo.
Ho trovato un fiorellino appoggiato su di una staccionata di legno, forse da una bambina, forse da una fatina che se ne è fatta vestito per il ballo di primavera.
Ho guardato da vicino la corteccia della mia Quercia, una texture fantastica, che voglio provare a disegnare.

Ho ringraziato per la bella giornata di sole...oggi di nuovo nebbia e pioggia!








E durante la visione di E venne il giorno ho crochettato un colletto, innamorandomi di questo accessorio di abbigliamento. E pensare che quando ero piccola non li sopportavo!




I bottoni sono quelli realizzati dalla cara Helga: ho messo quelli di Nocciolo, ci stanno benissimo. Grazie ancora cara!

Che bello crochettare colletti, stasera ne farò un altro, visto che fuori il tempo non invita ad uscire.

Buona serata :)


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giovedì, marzo 21, 2013

Germogli



Finalmente arriva la Primavera. Ostara bussa alla porta, e dopo giorni di pioggia, neve, nebbia e alluvioni oggi ecco finalmente il sole. Mi affaccio dalla porta e vedo piccoli segni di rinascita, a partire dai crochi del mio giardino. Bellissimi, i primi ad annunciare l'arrivo della bella stagione.


E' stato un inverno molto lungo, e molto freddo. Ho davvero l'esigenza del risveglio, che quest'anno è anche e soprattutto in risveglio interiore. Continuo a disegnare, a scrivere le Pagine del Mattino, che sono molto più lucide e organizzate rispetto ai primi tempi.

Grazie ad una cara amica ho la possibilità di allestire un piccolo spazio artistico e personale nella sede di un'Associazione, dove terrò corsi e seminari per questa Primavera-Estate.

E mi rendo conto che seminare piccole idee ne fa nascere di grandi. Si trova connessione tra donne, ci si riscopre Sorelle. Vado avanti, e non permetto a nessuno di intromettersi sul mio cammino.
Lezione imparata duramente questa, a scapito della mia apertura ed ingenuità congenita. Ma si impara e si va avanti, sempre.





In Bloom
Zentangle Inspired Art
Marzo 2013
pennarello su carta


Disegnare mi riempie di gioia. Mi calma e snoda le paure. Metto tutto a posto, quando traccio linee nere u carta bianca. Divido, separo, comprendo e metto insieme. Mi perdo nei disegni, e poi mi ritrovo.

Con l'arrivo della Primavera c'è anche quella sensazione di nuovo, di fresco e profumato, che portano con sè le pulizie di primavera, attività che amo tanto fare!

Vi lascio la ricetta della polvere detergente che uso per pulire i ripiani, il lavandino ed i fornelli:

Polvere detergente fai da te

100 grammi di bicarbonato di sodio
un cucchiaio di fiori di lavanda essiccati
un cucchiaio di foglie di rosmarino essiccate
un cucchiaio di foglioline di timo essiccate
15 gocce di olio essenziale di Limone
15 gocce di olio essenziale di Tea Tree

Pestate le erbe con il mortaio, poi aggiungetele alla polvere di bicarbonato. Mescolate. Aggiungete gli olii essenziali, mescolate ancora. Riponete in un barattolo asciutto, e mettete un poco di polvere sulla spugnetta per pulire le superfici della cucina e del bagno.



Oggi farò una bella passeggiata nel Sole di Primavera, fotografando le opere d'arte che trovo nel bosco. Rimetterò a posto la pianta di Lavanda che la neve mi ha piegato, e pianterò nell'orto i bulbi che mi ha regalato Arianna, che vengono direttamente dall'Olanda.

E voi che farete per festeggiare questa giornata!

Felice Ostara!



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venerdì, marzo 15, 2013

Totally Tangled


Credo che accada come quando ci si innamora. Succede che cerchi, ti muovi in varie direzioni, resti aperta all'Universo, sicura che arriverà quello che desideri. Nella mia ricerca di espressioni artistiche nuove, nel coscienzioso lvoro che mi accompagna da 5 settimane, insieme al libro della Cameron, ecco che, per caso, arriva quello che aspettavo.

Un amore a prima vista.
E, come mi è accaduto tanti anni fa quando ho letto il primo libro che parlava di Wicca, e mentre lo leggevo pensavo ma non è possibile, allora quello che ho sempre sentito e pensato esiste davvero, anche altri lo condividono! ecco che mi accade con quella che sarà, immagino, la mia espressione artistica prediletta.

First Wave - Prima Onda - fatto da Cecilia Lattari

Questo è il mio primo Tangled, come si chiamano queste forme di arte. Si parla di ZenTangle, e poete trovare le informazioni su questa meravigliosa forma di arte e meditazione qui, nel sito inglese, e qui, nel sito italiano, tenuto da una bravissima artista, Tina Festa.

Ora, quello che vedete sopra è il mio primo mandala tangle, e non so nemmeno se si chiami così. Quello che so è che io ho sempre fatto questa cosa. Sin da piccola, mi perdevo a scarabocchiare gli angoli delle pagine degli appunti, le copertine interne dei libri, il banco del liceo Io e Syl riempivamo il nostro banco di quello che era proprio uno zentangle, pattern ripetuti fino a riempire tutto il banco. Con la matita, tracciavami confini e riordinavamo le idee. La bidella poi ci cancellava tutto, e noi ricominciavamo da capo.



Potete immaginare il mio stupore ieri, quando ho scoperto che questa è una forma di Arte, che ci sono artisti bravissimi che scarabocchiano creando meravigliosi intrecci artistici.

Quello che ho fatto non è niente di che, ma è il mio primo lavoro e voglio mostrarvelo epr benino. Perchè sono sicura che questo sarà sempre speciale per me. E' come il primo bacio.



Guardando i pattern disponibili, che si trovano su Pinterest ed in giro per la rete, mi sono trovata a guardare linee e segni che già facevo sin da piccola, curve ripetute, segni grafici usando solo il pennarello nero

Ho disegnato anche un muro della mia casa così, senza sapere che stavo facendo un Tangle!


Questo è un collage del disegno murale che ho fatto circa un anno fa. 
Sono sempre stata ossessionata dai disegni in bianco e nero, affascinata dalle penne nere, dal tratto marcato dei pennarelli, dai pennarelli indelebili e dal loro profumo. Dalla carta bianca, liscia, profumata anch'essa.

Sto pensando di creare dei Tangle anche con l'uncinetto, in modo da sposare queste due grandi passioni.
E sperimentare anche con il collage. 
Insomma, questo incontro mi ha aperto milioni di possibilità. Una porta che non credevo avrei trovato.

Allora è proprio vero, buttati, e le rete apparirà.



EDIT: Che meraviglia, mi sono concessa un quarto d'ora nella mia cartolibreria preferita, perduta tra pennarelli neri, carta profumata, penne dal tratto pieno e profumate di inchiostro. Ho scelto i miei pennarelli per le mie opere. E mi sono presa un'ora di tempo per fare questo:

I see You
pennarello su carta
tecnica tangled
Marzo 2013







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mercoledì, marzo 13, 2013

Mamma Luna


Lo so, ho pubblicato un post appena qualche ora fa ma non posso davvero aspettare, sono molto felice di condividere con voi il mio primo lavoro free form crochet. Il mio primo lavoro con l'uncinetto inutile, come dicevo qualche post più sotto.
Ci ho messo molta pazienza, tanto amore. Ci ho messo concentrazione. Via via che lo realizzavo, punto dopo punto, capivo cose importanti, essenziali. Che per fare le cose bisogna stare. Che bisogna concentrarsi, su quello che si è, su quello che sappiamo davvero fare. Che dobbiamo imparare ad operare con leggerezza. E che la solitudine può essere bella, se non è la condizione standard della vita.
Imparare a godersela. A godersi le cose, punto dopo punto, colore dopo colore.

Ci ho impiegato più di un mese, ma ne è valsa la pena.

Mamma Luna
uncinetto e acrilico su tela, Marzo 2013
dimensioni 30 cm x 40 cm







I miei ringraziamenti per l'ispirazione e per la fascinazione alla fiber art vanno alla fantastica Prudence Mapstone ed a Laura Soria, quest'ultima che ho avuto il piacere di conoscere su Facebook e che purtroppo è una delle persone positive che ho perduto chiudendo il mio profilo.

Chissà dove mi porteranno tutti questi esperimenti. Io continuo a navigare tra le onde della mia creatività, con l'uncinetto come remo, ed una barchetta di carta come destriero.

Ho aggiornato la mia Biografia, per chi fosse curioso di sapere chi sono e che cosa ho fatto fin qui :)



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Guardo le cose da vicino


Continuano le mie passeggiate immersa nell'osservazione. Mi perdo nei dettagli. Guardo le cose da vicino, forse perchè sono miope. Ma osservando bene, si trovano tesori.






Sono tutte ispirazioni per disegni, Scatole Magiche (vi farò vedere che cosa sto costruendo a breve) e anche per quadri con l'uncinetto. Ho terminato il mio primo quadro free form. Domattina le foto!

Per ora, vi faccio vedere il mio studio sulle foglie dell'edera, pianta a me carissima. Ho tentato di ripetere un gioco che facevo da piccola: osservare una cosa e, senza guardare il foglio, disegnare i contorni senza mai staccare la matita dal foglio.

Solo così si riesce a capire davvero la forma in questione, le piccole nervature della foglia, le sfumature del colore, i piccolissimi particolari.

Non è il risultato che conta, ma il processo.

Anche questa è una cosa che devo ricordarmi.


Guarda e troverai, ciò che non viene cercato rimane inesplorato. (Socrate)



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venerdì, marzo 08, 2013

Dimensione Una



Il mio percorso di ricerca artistico continua e si snoda lungo i giorni, grazie alla Via dell'Artista di cui vi parlavo quattro settimane fa. Sono davvero stupita ed incuriosita rispetto a quanti cambiamenti stia producendo in me questo libro, e soprattutto il metodo di ricerca interiore che sto applicando con cura e dedizione.

E mi trovo stupita nel constatare quanto io  riesca a stare bene anche quando sono da sola. Vi spiego: io vivo, come molti di voi sanno, in un piccolissimo paese in montagna. Ci sono 20 Km per arrivare alla città, dove ho amicizie, relazioni, famiglia. Io ed il mio Amore vivamo qui sui monti, ma lui lavora fuori casa, io invece lavoro in casa. Il mio laboratorio Creativo è nella mia casa, e nei boschi che la circondano.
Quindi, molto spesso, nel passare lunghe giornate qui da sola, sentivo una fortissima necessità e bisogno di scendere in città, avere contatti umani, fare vita sociale.
Di riempire il mio tempo con qualsiasi cosa che mi distraesse dal fatto di essere da sola.

Sono e rimango una persona socievole, che ama stare con gli altri, fare due chiacchiere, mangiare insieme, eppure...

Eppure so cominciando ad amare queste giornate passate nella dedizione al mio lavoro ed alla mia ricerca artistica (che a volte si compenetrano). Mi dico che dovrei sentirmi sola, fuori c'è pure brutto tempo, c'è la nebbia e piove da due giorni ininterrottamente.
Una situazione davvero noiosa, e anche abbastanza pesante, se raccontata così. Come me la sono sempre raccontata, in effetti.
Invece, imparando a stare, a stare concentrata, scopro con immenso stupore che non mi sento sola. Affatto.

Ci sono gli uccellini che vengono a mangiare sul tetto della legnaia. I nostri due cani che sonnecchiano. La stufa accesa che crepita. Il tè che bolle nella teiera di latta, sul fuoco. Due candele accese sul mio altare. Un piccola tea light qui sul tavolo, che brilla dentro ad un piattino bianco che ho fatto in questi giorni, modellando del Das.

Poi ci sono io. Io e tutto quello che faccio, io e la mia ricerca. I miei filati, i miei colori, il mio sapone.
Le passeggiate da sola per i boschi, in completo e ricettivo ascolto. I tesori che trovo, e che possono diventare, anche loro, piccole installazioni artistiche.

Ed ancora,indispensabili, ci sono le relazioni reali. Il mio Amore, che tesse insieme a me le nostre giornate, con fili dai mille colori. Ci sono le amiche, che vicine o lontane mi sostengono, mi ascoltano e prendono il tè con me, mi preparano torte alle mele fantastiche, dopo due ore che stiamo a chiacchierare ancora abbiamo da dirci mille cose, e le mie amiche che hanno figli e figlie bellissimi e piccini e grandi, le mie amiche che anche se non ci vediamo per mesi poi tutto è come se ci fossimo salutate il giorno prima.

Le relazioni vere, quelle che si nutrono di sguardi, voci, sorrisi, contatti.E anche di contatti via internet, perchè no, ma con persone reali, che conosciamo, che ci conoscono. E non immagini vuote, figurine di Facebook.

Ho finalmente capito che anche se le relazioni non vengono vissute continuamente, che anche se non si è sempre connesse, ecco che allora c'è spazio per nuovi germogli. Per ascoltare se stesse. Per accudire e nutrire quel piccolo artista che è in noi.

Siamo sempre occupati nel fare qualche cosa: parlare, leggere, ascoltare la radio o pensare a quello che si farà in seguito, tenendo la mente sempre chiusa in castigo, costringendola ad occuparsi, ogni giorno, di qualche semplice facceda di scarsa importanza. (Brenda Ueland)

Inverno Insonne

sensazione bianca e fredda di quasi primavera

foto scattate durante una passeggiata in Dimensione Uno
Io e il Bosco.

Soundtrack: Orbisonia - The Orb